Metal detector in ogni strada d’accesso, centinaia di telecamere fisse e mobili, comprese le body cam in dotazione agli uomini in borghese, negozi aperti ma deserti e badge di riconoscimento anche per i bambini: a 48 dall’inizio del G7 Taormina è una città completamente ‘chiusa’.

Le misure di sicurezza, scattate già nella giornata di lunedì, sono a pieno regime e si stanno completando le ultime bonifiche in vista dell’arrivo delle prime delegazioni. Settemila uomini, tra forze di polizia e militari, presidiano ogni accesso alla città e ogni vicolo, così come le uscite dell’autostrada e le vie di Giardini Naxos, dove sabato è in programma la manifestazione dei No G7, Letojanni e Recanati, dove si trova il media center. I militari sono anche in spiaggia, mentre tutta la zona di mare compresa tra Taormina e Giardini è pattugliata da acquascooter delle forze di polizia e dalle navi militari.

“Ci aspettano giornate di grande impegno – dice il questore di Messina, Giuseppe Chiucchiara – ce la stiamo mettendo tutta”.

Non emergono significative minacce alla sicurezza ed all’ordine pubblico per quanto riguarda il G7 di Taormina, che si svolgerà nel weekend con la presenza dei capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati. Desta invece maggiore preoccupazione il G7 Ambiente in programma l’11 ed il 12 giugno a Bologna e, soprattutto, la riunione del G20 del 7-8 luglio prossimi ad Amburgo. E’ quanto emerso – si apprende – nel corso dell’audizione del direttore dell’Aisi, Mario Parente, al Copasir

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