Sono giorni drammatici non solo per l’Ucraina ma per l’Europa, per l’Occidente, per tutti noi.
Quanto sta accadendo in Ucraina è un inferno, un disastro, una catastrofe. Putin sta compiendo un crimine, è un pazzo fuori controllo. E se prima in Russia si poteva parlare di autarchia, oggi siamo in dittatura. Perché lui ha imposto la guerra”.
Lo dice a BlogSicilia Katia Afonina, una donna russa di 53 anni che oggi vive a San Fratello, nel Messinese.

La storia di Katia

Katia è arrivata in Sicilia otto anni fa e per molto tempo ha gestito un chiosco sul mare. Nata a Uljanovsk, per oltre 20 anni ha vissuto a Mosca, dove faceva la giornalista. Poi, un viaggio nella nostra Isola da turista ed è stato amore a prima vista. “Ho scelto la Sicilia per cambiare la mia vita – racconta con emozione – qui ho trovato la mia seconda casa ma ho ovviamente la Russia nel cuore. Sono molto preoccupata per la mia famiglia che ancora vive lì, ed in particolar modo per mio padre e sua moglie. La situazione adesso è precipitata, non mi riferisco solo allo spettro della povertà, in guerra i più elementari diritti vengono negati”.

Grande preoccupazione

Katia segue con grande apprensione sui media l’evolversi del conflitto. “In Russia – dice – la libertà di stampa è una chimera. Seguo un canale televisivo che trasmette su youtube, e ogni giorno mi chiedo se sarà l’ultimo giorno di lavoro dei miei ex colleghi”.
Molti amici della donna, che vivono in Russia, stanno manifestando contro la guerra. “Sono in apprensione anche per loro – aggiunge -, credo la loro vita sia in pericolo. Ci sono stati molti arresti. E non riesco a smettere di pensare che in Ucraina la gente muore. Ogni guerra è sbagliata ma questa lo è a maggior ragione perché dipende dalle scelte di una sola persona”.
Katia ha preso parte due giorni fa a Palermo a una manifestazione contro la guerra.
Ha tenuto tra le mani uno striscione con una scritta emblematica: “Sono russa però sto con l’Ucraina, l’ultimo bastione tra L’Europa e il Male”.

I soldati russi

Katia fa parte di un circolo pacifista. Ma cosa pensa di chi sta combattendo? “Molti soldati o militari – spiega – provengono da famiglie poverissime, e si sono arruolati nell’esercito magari per questo motivo. Sappiamo dalla stampa che i soldati russi sono disorientati. Adesso stanno procedendo nell’offensiva come un branco di pecore.
La colpa di tutto questo è di Putin ma molta gente in Russia sta dicendo “no” alla guerra.
La Russia vive in una nuvola di bugie da anni, le informazioni che passano alla tv russa distruggono i cervelli delle persone. Ma nel mio paese in tanti stanno iniziando a capire veramente chi è Putin”.

L’Europa aiuti l’Ucraina

La donna non nasconde la propria paura per le sorti dell’Europa. “L’Ucraina non poteva fare altro che difendersi a seguito dell’invasione. Ma i russi devono capire che Putin ha rubato il futuro del Paese. Da anni sento quello che dice, e credo che sia una persona fuori controllo, già dalla crisi della Crimea del 2014.
L’Europa sta finalmente capendo com’è Putin, rappresenta un pericolo per il mondo intero, non solo per l’Ucraina”.
Infine l’appello: “L’Europa deve aiutare e difendere l’Ucraina, è una paese con una storia difficile alle spalle ma che rappresenta un grande simbolo di speranza”.

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