Capo d’Orlando ricorderà oggi pomeriggio Lorena Mangano, la ragazza morta in seguito alle ferite causate da un grave incidente stradale avvenuto la scorsa settimana. Nella cittadina del Messinese è in programma una fiaccolata che oltre a celebrare la memoria della studentessa vuole focalizzare l’interesse nei confronti della donazione di organi.

Il gesto dei familiari di Lorena, che hanno rispettato le volontà della loro congiunta scomparsa prematuramente, merita la massima attenzione e grande rispetto.

Intanto emergono nuovi particolari dalle indagini sull’incidente. Secondo la ricostruzione pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, quella sera lungo via Garibaldi a Messina si sarebbero sfidati i due automobilisti poi finiti agli arresti.

Uno scontro fra la Panda in cui si trovava la vittima con l’ auto di uno dei due automobilisti che secondo l’ accusa correvano per le strade del centro ad oltre 150 km/h.

Gli inquirenti stanno ricostruendo l’accaduto grazie alle telecamere a circuito chiuso di alcuni esercizi commerciali: i due, il primo su un’ Audi TT e l’ altro su una 500 Abarth, avrebbero ingaggiato la sfida in piazza Unità d’Italia, poi avrebbero percorso a velocità la via Garibaldi incuranti della segnalazione di rosso ai semafori.

Nelle immagini si vedrebbero la 500 che, improvvisamente, rallenta, mentre l’Audi prosegue dritto all’ incrocio col viadotto Trapani. Da quell’ incrocio sta ripartendo la Fiat Panda sulla quale viaggiava Lorena Mangano con degli amici che fa in tempo ad ingranare la prima marcia e muoversi di qualche metro quando le piomba addosso l’ Audi TT.

L’automobilista che era alla guida, un finanziere, dovrà rispondere di omicidio stradale e competizione stradale, reati introdotti dalle nuove leggi, mentre per l’uomo che guidava la 500 il reato di competizione stradale.

Da Capo d’ Orlando Stefano Mangano, fratello di Lorena, commenta così al Giornale di Sicilia: “Non posso che esprimere il mio ringraziamento alla polizia municipale di Messina, alla Procura ed al giudice per la celerità e la professionalità con cui si sono mossi. Purtroppo Lorena non ci verrà restituita, ma speriamo che almeno chi ha sbagliato paghi e questa tragedia diventi da monito per chi mette a repentaglio la vita degli altri sulla strada”.