Un ciclo dì incontri a Villa Piccolo per raccontare l’universo letterario e poetico di siciliani d’eccezione, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Bartolo Cattafi, da Lucio Piccolo a Nino Crimi.
È questo il filo conduttore dei “pomeriggi al Piccolo Caffè”, sei incontri promossi dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, presieduta da Vanni Ronsisvalle, durante i quali, davanti a un caffè o a una tazza di tè, il pubblico potrà assistere a conversazioni su temi che richiamano pagine uniche della grande Sicilia letteraria.
Gli appuntamenti, coordinati dal giornalista e scrittore Alberto Samonà, saranno occasioni di riflessione in un ambiente raccolto, dove, fra divani e tavolini, si potranno vivere le atmosfere di un caffè letterario. Tutti gli appuntamenti saranno alle 18 e ad ingresso libero.
Si comincia domenica 19 febbraio, con la presentazione del libro di Maria Elena Florio, intitolato “Il Gattopardo in poesia” (edizioni NarrativaePoesia). Sarà presente il giornalista Franco Tumeo. Venerdì 3 marzo, è in programma una conversazione con Maria Grazia Insinga su “L’Ondina siciliana e il sortilegio della voce”. Sabato 18 marzo, la presentazione del libro di Silvia Fleires “La «Parola illimitata» di Bartolo Cattafi” (Aracne editrice), con Carla Biscuso. Venerdì 7 aprile è in programma un incontro con Franco Valenti sul tema “Lucio Piccolo fra i Nebrodi e l’Europa”, con letture di aneddoti e pagine dedicate.
Sabato 22 aprile, conversazione su Nino Crimi, intitolata “Da Messina all’Universo andata e ritorno” nel ventennale della scomparsa del poeta messinese. Sarà presente il presidente della Fondazione, Vanni Ronsisvalle. I “pomeriggi al Piccolo Caffè” si concluderanno domenica 7 maggio con l’incontro intitolato “Nell’oasi di luce”: conversazioni su Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel sessantesimo della scomparsa, nell’ambito del progetto “In viaggio con Tomasi” a cura di Naxoslegge; con Maria Antonietta Ferraloro, Salvatore Silvano Nigro, Emanuele Trevi, Fulvia Toscano.
“L’idea è quella di dar vita a un ciclo di incontri culturali – sottolinea Alberto Samonà – in uno spazio che sia lontano dal caos, nel solco della tradizione piccoliana: da qui, il nome “Piccolo Caffé”, suggerito dal critico e studiosa del teatro Vincenza Di Vita, che dà la cifra di un luogo intimo, fucina di cultura, nel cuore della Villa in cui vissero Lucio, Casimiro e Agata Giovanna Piccolo di Calanovella e dove Giuseppe Tomasi soggiornava abitualmente”.
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