Chissà se hanno riascoltato di nuovo “Notte prima degli esami“, dopo averlo fatto a giugno, i ragazzi della quinta A del liceo linguistico Galileo Galilei a Spadafora. Probabilmente gli unici al mondo ad aver fatto la maturità non una, ma due volte. Un caso davvero più unico che raro, diventato caso nazionale e che ha fatto impallidire i protagonisti del film “Immaturi”.

Gli orali. Ancora una volta

E così da ieri undici studenti sono stati costretti a tornare nella loro vecchia scuola, cosa che ovviamente non pensavano di fare, pur avendo sostenuto gli esami nelle date stabilite, la scorsa estate, per sottoporsi di nuovo alla prova orale. Tutto da rifare perché una ragazza di quella classe non aveva gradito il voto ricevuto, aveva presentato una denuncia accusando l’insegnante di Storia e filosofia e, dopo le verifiche, aveva ottenuto il via libera a rifare l’esame da parte del Tar per “gravi irregolarità”. Disposizione che ha coinvolto, però, anche i suoi compagni, che si sono dovuti adeguare.

Il risentimento contro la studentessa che ha denunciato

La studentessa che ha presentato il ricorso era stata l’ultima a rispondere alle domande della commissione. “Era una delle migliori amiche di mia figlia”, racconta una madre dei ragazzi coinvolti a Repubblica. “Eppure non le ha detto dell’azione legale. Ma perché quella ragazza non ha presentato la sua denuncia subito e ha invece aspettato i voti?”

Il cento e la studentessa a Malta

La figlia all’epoca aveva preso 100, il massimo dei voti, e adesso frequenta un’università americana a Malta. Avrebbe dovuto sostenere un esame a Londra, ma non lo ha potuto fare proprio per l’esame di maturità sospeso. Un problema comune a quasi tutti gli studenti coinvolti: iscritti in università, ma con immatricolazioni ancora non confermate. Intanto, la docente finita sul banco degli imputati per la denuncia della studentessa è stata trasferita in un liceo di Messina e rischia sei mesi di sospensione.

Il plauso del provveditore

“Le operazioni si stanno svolgendo nella massima serenità – commenta il provveditore agli studi di Messina Stello Vadalà – e, per questo, ringrazio il presidente ed i Commissari per il lavoro che stanno svolgendo con il massimo della serietà e trasparenza. Spero che presto, verosimilmente entro sabato, si possa chiudere definitivamente l’intera vicenda e che tutti i ragazzi riescano a dimostrare, e prima di tutto a se stessi, il loro reale valore per costruire, e a testa alta, il loro futuro che, a tutti auguro sia davvero roseo e felice”.

Articoli correlati