A Messina l’approvazione del solo bilancio consuntivo 2014, senza procedere con la presentazione del previsionale 2015, del consuntivo dello stesso anno e forse, dato che siamo già nel 2016 del previsionale del periodo in corso ha prodotto effetti sui cittadini tra i più indifesi, i bambini.
Sono infatti allo stato attuale, una ventina le Scuole nel capoluogo sprovviste di riscaldamenti, mentre in tutti gli istituti, è venuto a mancare il servizio di refezione scolastica.
È evidente che gli annunci in visibile ritardo, un giorno prima della scadenza del servizio mensa fatti dall’assessore alle Politiche Scolastiche Patrizia Panarello, non sono bastati ad evitare una scopertura per svariati giorni.
Il Comune di Messina, in gergo tecnico dal punto di vista finanziario, si trova in gestione provvisoria, ovvero le scelte amministrative non possono essere prese, sono paralizzate, eventualmente gli unici atti da esitare sono soltanto i mandati di pagamento per i servizi essenziali.
A dire il vero l’assessore Panarello, il giorno prima del termine del servizio mensa annunciava tempi rapidi per il ritorno alla normalità, fatto questo tecnicamente impossibile, dal momento che vi sono passaggi burocratici per l’espletamento della gara a trattativa privata, che il dirigente dottor Salvatore De Francesco ha seguito con impegno, ma anche il passaggio alla ragioneria comunale per il relativo parere.
Il dirigente Ajello, competente per quel che concerne la manutenzione agli impianti di riscaldamento delle scuole, per colpe non sue, si è visto costretto a fermare gli interventi alle caldaie per il loro regolare funzionamento.
Come già detto, in un comune sprovvisto di risorse e di bilancio approvato, il dirigente non poteva compiere altre scelte.
Il dirigente De Francesco invece, nella sua attività, ha compiuto iniziative mirate e lodevoli, stante i mezzi a sua disposizione, fino a Natale ed anche adesso ha impegnato piccole somme per le forniture di gasolio.
Il caso che riguarda la fornitura di gasolio, ha visto un recupero di somme per altri 20 giorni, gli atti relativi però, devono prima passare al vaglio della ragioneria generale che senza bilancio approvato non può fare miracoli e si trova davanti a scelte da compiere di una certa importanza e rilevanza.
Si sa che quando vi sono problemi finanziari, sia nel pubblico che nel privato, i fornitori di beni e servizi, vanno in sofferenza e reclamano quanto a loro spetta, cosa puntualmente accaduta anche in questo caso.
Gli annunci dunque non sono bastati, non poteva essere diversamente, allo stato attuale la refezione scolastica a Messina è sospesa, lo sarà fino a quando non si ultimeranno le procedure pertinenti, vale a dire la già menzionata gara a trattativa privata, che ha i propri tempi tecnici.
Sono stati impressi da De Francesco tempi velocissimi, il provvedimento che prevede di dover spendere oltre 200 mila euro per far fronte ad altri 22 giorni di servizio mensa è all’attenzione della ragioneria, solo dopo l’esito positivo di questo passaggio, si potrà bandire la gara con la successiva presentazione delle offerte e l’assegnazione finale.
Il servizio mensa in verità, non rientra tra quelli essenziali, bensì a domanda individuale o a richiesta dunque la copertura dei costi ha un limite del 36%, pertanto potrebbe anche non rientrare tra le somme da impegnare in tempi di gestione provvisoria.
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