Dopo 21 anni di silenzio, in una formazione antica e nuova insieme, tornano sul palco del Palacultura di Messina i Kunsertu, uno dei primi gruppi italiani di World Music che ha segnato un passo importante per il genere in Italia e che destò alla fine degli anni ’80 l’attenzione di pubblico e media per l’originalità della proposta musicale. Il loro ritorno sulle scene rappresenta oggi una maturità e una crescita verso nuovi progetti e ispirazioni.
L’occasione è “A Mare Si Gioca e Si Canta”, serata di beneficenza che si terrà domenica 29 maggio alle ore 21 al Palacultura Antonello da Messina (viale Boccetta 373, Messina), a favore della campagna Bambini in Alto Mare dell’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini. La manifestazione, prodotta dall’agenzia Art Show di Arturo Morano con il patrocinio del Comune di Messina e organizzata da BeB Cinematografica di Salvatore Alberto Bernava, sarà condotta da Salvo La Rosa e vedrà la partecipazione di Nino Frassica & Los Plaggers Band, Tony Canto, Turè Muschio e Adele Tirante, e nuovamente riuniti, i Kunsertu.
“Sono orgoglioso di suggellare l’evento sanremese che ha coinvolto me e Tony Canto nella nostra città – dichiara Nino Frassica. Sarà un imperdibile spettacolo musicale con la presenza di altri amici, artisti messinesi, per concretizzare un importante aiuto ad Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini”.
Gruppo storico siciliano famoso per il brano “Mokarta”, l’ultima esibizione dei Kunsertu risale al 1995, dopo la pubblicazione del loro terzo lavoro “Fannan”. L’evento di Messina segna il rientro ufficiale in una città cara, dove la band mosse i primi passi. La loro musica miscela le tradizioni provenienti da diversi angoli del mediterraneo, Sicilia e Maghreb, a cui si aggiungono influssi provenienti dall’Africa nera, per un risultato originale ed esplosivo, soprattutto dal vivo. I testi e la musica scritti da Maurizio Nello Mastroeni e arrangiati dai Kunsertu, affrontano tematiche oggi come allora sempre attuali, dalle stragi nei campi profughi palestinesi al dramma dell’immigrazione, grazie anche alla presenza di un elemento come Faisal Taher, artista palestinese che a lungo ha collaborato, tra gli altri, con Moni Ovadia, Paolo Fresu e Roy Paci, ma non disdegnano passaggi leggeri e romantici: la loro “Mokarta”, ballata d’amore, è un classico indimenticato. Il ritorno sulla scena del nucleo fondatore dei Kunsertu coincide con un repertorio rinnovato, come i nuovi brani “Esta noche” e “Snow in Istanbul”, che saranno messi in scena e cantati per la prima volta a Messina il 29 maggio, oltre ai brani storici del gruppo propulsore dell’etno-rock italiano, come la “Fannan”, “Dumà” e “Zambra”: una miscela di suoni antichi e moderni, in dialetto siciliano e arabo, ma traducibile idealmente in tutte le lingue del mondo.
“Una R-Evolution, come ci piace definirla – racconta Nello Mastroeni – perché la nostra è evoluzione che somiglia tanto ad una rivoluzione. Lì dove andiamo a ripercorrere il passato, lo facciamo ognuno con il proprio bagaglio (molto folto) di esperienze personali maturate in questi anni di “congelamento”. Il nostro obiettivo è stato sempre quello di metterci a servizio del gruppo stesso, perché la casa Kunsertu diventi sempre più grande. L’idea è quella di trasformare il gruppo chiuso, in una piattaforma di musicisti: di includere e non di escludere”. La band è molto legata alle tematiche che verranno portate sul palco del Palacultura, quelle tematiche di migrazione così vicine proprio a Faisal Taher, oggi voce del gruppo insieme a Egidio La Gioia, che dopo 30 anni in Italia vive ancora la burocrazia dello straniero. “Ghandura” è il pezzo che simbolicamente hanno scelto per la manifestazione: amore per la terra e per la propria patria.
I Kunsertu oggi sono i messinesi Giacomo Farina (organetto e percussioni) e Maurizio Nello Mastroeni (chitarra e voce), Faisal Taher (voce), Egidio La Gioia (voce), Roberto De Domenico (percussioni), Franco Barresi (batteria), Massimo Pino(basso), Matteo Brancato (tastiere) , Antonio Putzu (sax e fiati popolari) e Fabio Sodano (voce, flauto e fiati popolari).
Bambini in Alto Mare è il progetto di emergenza di Amici dei Bambini per aiutare concretamente, in Siria e in Italia, coloro che nel dramma della guerra sono i più fragili e indifesi, appunto, i bambini. Durante la serata si dedicheranno momenti informativi sulle attività dell’Associazione relativamente alla Campagna Bambini in Alto Mare, alla presenza del Presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini.
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