Dopo essere stato licenziato ha iniziato a perseguitare e minacciare l’ex datore di lavoro e non si rassegnava all’evidenza. A denunciare l’episodio la stessa vittima che ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Falcone dando inizio alle indagini.

La vicenda

A ricostruire la vicenda il sostituto Procuratore della Repubblica di Patti Antonietta Ardizzone, che ha richiesto l’applicazione della misura cautelare personale in carcere in riferimento alle condotte accertate. L’uomo, infatti, con condotte reiterate e costanti, non avendo accettato la scelta della datrice di lavoro di licenziarlo, poneva in essere condotte molestanti tanto da ingenerare nella vittima un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti. In più occasioni l’uomo si appostava all’ interno ed all’esterno del locale, importunando ed intimorendo clienti e dipendenti presenti. Il 25enne si trova adesso nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La persecuzione dopo il licenziamento

L’uomo, infatti, con condotte reiterate e costanti, non avendo accettato la scelta della datrice di lavoro di licenziarlo, poneva in essere condotte molestanti tanto da ingenerare nella vittima un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti.
In più occasioni l’uomo si appostava all’ interno ed all’esterno del locale, importunando ed intimorendo clienti e dipendenti presenti.

Il 25enne si trova adesso ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.