I carabinieri stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Messina e da quello del locale Tribunale per i Minorenni, su richiesta rispettivamente della Dda e della Procura per i minorenni, nei confronti di 12 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi da fuoco.

Otto degli arrestati sono stati trasferiti in carcere, due sottoposti agli arresti domiciliari, un minore ristretto presso l’Istituto Penale Minorile e un altro collocato in una struttura comunitaria.

Gli arrestati sono Alessandro Brigandì,19 anni, Paolo Brigandì, 47, Antonino Di costa, 26, Luigi Fiducia, 43, Ignacio Francisco Gonzalez Perez, 24, Romina Lamazza, 32 Giancarlo La Torre, 56, Giuseppe Mazzone, 49. Ai domiciliari sono finiti Giuseppina Merlo, 50, Antonino Niosi, 24; altre due minorenni sono stati portati in case famiglia.

Le indagini dei militari dell’Arma hanno consentito di individuare vertici e affiliati ad una compagine di narcotrafficanti collegata alle articolazioni territoriali della ‘ndrangheta reggina e vibonese, che gestiva una larga fetta dello smercio di marijuana e cocaina nella zona di Patti nel messinese e nei centri vicini. I clienti erano quasi tutti minorenni.

I luoghi di spaccio preferiti dal gruppo, che poteva contare su una fitta rete di pusher erano le scuole secondarie e gli istituti superiori dell’hinterland della fascia tirrenica della provincia di Messina, con particolare riguardo all’area pattese.