I giudici della Corte dei conti presieduti da Anna Luisa Carra hanno condannato Anna Maria Sciammetta, 59 anni, titolare di un’impresa a Patti (Me), a risarcire la Regione Siciliana con 220 mila euro per alcuni contributi pubblici richiesti che non sarebbero stati poi utilizzati per un piano di rimboschimento. La società ha partecipato a un bando pubblico previsto dal piano per lo sviluppo rurale Sicilia 2007/2013.
La procura
La procura contabile ha incaricato la guardia di finanza di eseguire le indagini che avrebbero accertato che i lavori sarebbero stati eseguiti da una ditta sub appaltatrice che avrebbe eseguito solo in minima parte le opere di rimboschimento. “Diverse fatture – secondo quanto accertato dalla procura come si legge nella sentenza – sono risultate inattendibili. La dolosa condotta tenuta nella rendicontazione del progetto anche a mezzo di documenti contabili inattendibili, finalizzati precisamente a giustificare costi mai sostenuti ovvero sostenuti per importi più modesti”.
La ricostruzione
Una ricostruzione accolta dai giudici che hanno condannata la titolare a risarcire la Regione. “Interesse della titolare dell’impresa – scrivono i giudici – fosse quello di governare una complessiva operazione contabile il cui esito finale in ogni caso si identificasse nella emissione, da parte di una seconda compiacente società di una fattura relativa a prestazioni e costi parzialmente o totalmente inesistenti”. La sentenza è di primo grado e l’azienda potrà appellarla.
La responsabilità delle imprese
La responsabilità pubblica delle imprese davanti alla Corte dei Conti non è una novità. Non solo il pubblico dipendente può commettere danno erariale ma anche l’appaltatore o il percettore di contributi.
A settembre scorso i giudici della Corte dei conti presieduti da Anna Luisa Carra hanno condannato il legale rappresentate della società Ibla gli Archi di Ragusa al pagamento di 627 mila euro di contributi pubblici alla Regione Siciliana ottenuti per un programma di investimenti per la creazione di un ristorante con cucina tipica regionale.
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