Sequestro di novellame di pesce, la cosiddetta “neonata”, avvenuto all’alba di stamani nei pressi di Gioia Tauro (RC). I militari della Guardia Costiera del luogo, congiuntamente a quelli del Comando Compagnia dei Carabinieri, hanno provveduto a sequestrare ventidue cassette di novellame per un totale di 114 chilogrammi di pesce sotto misura.

Pesce che è stato peraltro certificato dai Veterinari dell’ASP come non idoneo al consumo umano e per questo avviato alla distruzione. A due soggetti sono state comminate sanzioni amministrative pari a 12.000 euro.

Sulla vicenda è intervenuto il CABS, lo speciale nucleo di volontari attivi nell’antibracconaggio, che proprio stamani ha segnalato alla Guardia Costiera di Messina, la vendita di novellame nelle strade del quartiere “Provinciale”.

Secondo l’associazione va particolarmente repressa la vendita in strada dei pesci sotto misura. Pratica, questa, vietata dalla normativa nazionale e comunitaria. Senza questa richiesta, il prelievo di novellame tenderebbe a diminuire. Il CABS, però sottolinea gli elevati quantitativi che fino alla precedente stagione sono stati posti sotto sequestro a trasportatori diretti in Sicilia. Il fermo dei furgoni isotermici è avvenuto soprattutto nel corso degli imbarchi per la Sicilia. In alcuni casi si è trattato di quantitativi, per singolo intervento, prossimi alla tonnellata. Un mare di pesci, verrebbe da dire, prelevati illegalmente poco dopo la nascita per regalarci un ambiente marino sempre più povero. Il tutto per finire in polpette o condimento per la pasta.
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