11 novembre San Martino di Tous. L’undici novembre si celebra la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica di San Martino di Tous.  E’ stato un vescovo cristiano del IV secolo. Originario della Pannonia, nell’odierna Ungheria, esercitò il suo ministero nella Gallia del tardo impero romano. Tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica, è venerato anche da quella ortodossa e da quella copta. Si celebra l’11 novembre, giorno dei suoi funerali avvenuti nell’odierna Tours. È considerato uno dei grandi santi di Gallia insieme a Dionigi, Liborio , Privato, Saturnino, Marziale, Ferreolo e Giuliano. È uno dei fondatori del monachesimo in Occidente.

11 novembre 1843 –  In quel giorno Hans Christian Andersen pubblica “Il Brutto Anatroccolo”. Il racconto è inserito all’interno della raccolta “Nuove fiabe” (titolo originale danese “Nye Eventyr”).  Premiata dalla critica, l’opera, a detta dello stesso autore, «andò via come il pane» e venne pubblicata nuovamente, in edizione aggiornata e con tanto di illustrazioni, nel 1849 e nel 1862. A conquistare i lettori fu principalmente la storia del piccolo pennuto, ispirata allo scrittore danese dallo scenario naturale della sua tenuta di campagna a Bregentved. In realtà, come si evince dal resto della sua produzione, anche qui ritorna il vissuto personale dello stesso Andersen, anch’egli discriminato dai suoi coetanei per l’aspetto sgraziato. Tra le trasposizioni cinematografiche della fiaba, la più nota è l’omonimo cortometraggio a colori realizzato dalla Disney nel 1939, che l’anno successivo fu premiato con l’Oscar come “miglior cortometraggio d’animazione”.

11 novembre 1918  – In quel lunedì termina la Prima Guerra Mondiale con l’armistizio di Compiègne. Fu l’atto conclusivo di un conflitto scoppiato il 28 luglio del 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia, un mese dopo l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia Chotek, per mano del rivoluzionario bosniaco Gavrilo Princip. Ricordata come la “Grande Guerra” per l’estensione territoriale degli eventi bellici, la Prima Guerra Mondiale provocò il più alto numero di vittime della storia: oltre 16 milioni tra civili e militari. Ad essi vanno aggiunti i crimini di guerra perpetrati contro ebrei, armeni e belgi. Sotto il profilo geopolitico, si ebbe il crollo dei grandi imperi (tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo) e la nascita di nuovi stati in Europa e Medio Oriente (tra cui la Cecoslovacchia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni), con equilibri che in seguito si dimostrarono assai fragili.

11 novembre 1983 –  E’ la data in cui venne fatta una dimostrazione pratica di che cosa è capace un virus informatico alla University of Southern California. Durante un corso di sicurezza informatica, uno studente di Ingegneria, Fred Cohen, dimostrò gli effetti di un virus, propagato attraverso un floppy disk, su un programma di grafica denominato VD. In pochi minuti, il software maligno infettò ogni angolo del pc riproducendosi all’infinito e mandando completamente in tilt il sistema. Nel contempo, però, la scoperta consentì agli informatici di individuare l’antidoto, ossia efficaci programmi di difesa. Di qui virus e antivirus si svilupparono con pari rapidità, in relazione soprattutto alla crescita di internet e della tecnologia digitale.