Le parole del ministro degli Affari Regionali a Radio Capital

“Rischiamo 16mila casi di Covid19 in un giorno”, il monito di Ricciardi

  • Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’OMS, mette in guardia sull’aumento dei contagi.
  • Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza ha anche criticato alcune Regioni.

Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a SkyTG24, ha affermato: «Quello che si è verificato da giugno in poi è un raddoppio dei casi ogni mese. Avevamo 200 casi, poi 400, poi 800, poi 1600 e adesso stiamo a oltre 4mila casi. Quindi rischiamo fra un mese di avere oltre 8 mila casi al giorno e tra due mesi, quando arriverà l’influenza, di avere 16 mila casi in un giorno».

LA STOCCATA DI RICCIARDI ALLE REGIONI

Ricciardi ha anche lanciato una stoccata ad alcune Regioni: «La rilassatezza che si è determinata in tutti a partire dall’estate ha determinato un abbassamento della guardia. Ora ci sono Regioni che si sono fatte trovare più o meno preparate, e la mia preoccupazione è che questa preparazione non sia ancora adeguata a maggior ragione per quando arriverà l’influenza, e ci sono altre Regioni che si sono fatte trovare più impreparate, cioè non hanno aumentato quella capacità di testing che era presumibilmente necessaria e si è rivelata assolutamente necessaria».

Poi, a proposito dei test: «Rispetto a quello che ci aspetta, cioè una pressione enorme con l’arrivo dell’influenza, bisognava rafforzare il sistema di testing allargandolo a tutte le strutture, sia pubbliche che private che sono in grado di farlo, e poi con i pronto soccorso che in molti casi non hanno ancora fatto nemmeno i percorsi differenziati. È stato sottovalutato il fatto storico che tutte le pandemie hanno una seconda ondata più pericolosa della prima».

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“DA SCONGIURARE LA CHIUSURA DELLA SCUOLA”

Infine, per Ricciardi «la chiusura della scuola è assolutamente da scongiurare così come è assolutamente da scongiurare un lockdown generale. In questo momento non c’è nessuna ipotesi di chiusura di esercizi commerciali o attività, si sta solo pensando a quali sono le possibili attività che prevedono assembramenti ingiustificati che riguardino attività non primarie che possono essere in qualche modo limitate».

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