22 gennaio San Vincenzo di Saragozza. Il 22 gennaio si celebra in tutta la Chiesa cattolica la memoria liturgica di San Vincenzo di Saragozza (Huesca, … – Valencia, 22 gennaio 304). E’ stato diacono e martire. Numerose sono le leggende devozionali su presunti miracoli attribuiti al santo: Gregorio di Tours narra di come gli abitanti di Saragozza vennero salvati dall’assedio posto da Childeberto re dei Franchi grazie all’intercessione di san Vincenzo, la cui tunica custodivano e veneravano. Fatta la pace lo stesso Childeberto portava a Parigi un’altra reliquia che si venerava a Saragozza: una stola del Santo.

22 gennaio 1891 – In quel giorno nasce ad Ales, in provincia di Cagliari, Antonio Gramsci, quarto di sette fratelli. Dapprima socialista, è nel 1921 tra i fondatori del Partito Comunista italiano. Delegato italiano nell’esecutivo dell’Internazionale, in Russia Gramsci studia gli sviluppi della dittatura del proletariato. A Mosca Antonio conosce anche una violinista, Giulia Schucht, che diventa sua moglie e dalla quale ha due figli. L’8 novembre del 1926 è arrestato dalla polizia fascista e condannato a vent’anni di reclusione. In cella Gramsci scrive I Quaderni dal carcere, uno sviluppo originale ed approfondito della filosofia marxista. L’aggravarsi delle sue condizioni di salute portano prima al suo ricovero in clinica e poi alla libertà condizionale. Muore per un’emorragia celebrale il 27 aprile del 1937.

22 gennaio 1911 –  E’ la data in cui viene inaugurato lo “Stadio del Genoa”. Collocato nel quartiere Marassi di Genova, con una capienza iniziale di 20.000 spettatori, è considerato il più vecchio stadio d’Italia. Nel 1933 lo Stadio del Genoa prende il nuovo nome di “Stadio Luigi Ferraris”.

22 gennaio 1991 – In quel martedì, dopo 113 giorni di sequestro, viene liberato Augusto De Megni. A far scoprire il covo dove si trova il piccolo, di 10 anni, e’ un’intercettazione telefonica. Il blitz dei Nocs scatta all’alba. Duecento agenti circondano la zona di Poggio La Rocca, vicino a Volterra, dove si trova la “tana”. Il processo si concluderà nel 1992 con la condanna di nove banditi sardi, di cui due dissociati, giudicati in precedenza con rito abbreviato.