22 maggio Santa Rita da Cascia. Il 22 maggio si celebra in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457). Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.
22 maggio 1939 – In quella data nella cancelleria del Reich, a Berlino, i Ministri degli Esteri, Joachim Von Ribbentropp e Galeazzo Ciano, firmano il “Patto d’acciaio” fra la Germania nazista e l’Italia fascista. Il Patto impegna le due potenze dell’Asse a darsi reciproco aiuto, politico, diplomatico e anche militare – in caso di conflitto- nella difesa dei rispettivi “interessi vitali”. Il Patto obbliga anche i due Paesi a non firmare eventuali trattati di pace separatamente. La durata del trattato è inizialmente fissata in dieci anni. Il Patto d’Acciaio rappresenta un’importante premessa diplomatica per l’attacco alla Polonia del 1° settembre 1939 e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
22 maggio 1955 – In quel giorno durante il Gran Premio di Montecarlo, il pilota italiano Alberto Ascari è protagonista di uno degli incidenti più memorabili della Formula Uno. Ascari, alla guida della Lancia, è secondo e sta cercando di superare la Mercedes di Moss, che lo precede. All’ottantunesimo giro, Moss abbandona improvvisamente la gara a causa di un problema al motore. Ascari, non ancora a conoscenza dell’accaduto, continua a procedere a ritmo sostenuto fin quando all’uscita del tunnel, distratto dall’esultanza del pubblico in festa, perde bruscamente il controllo della propria vettura, sfondando le barriere e cadendo nelle acque del porto. Fortunatamente, il pilota italiano riporta solo una frattura del naso.
22 maggio 1813 – In quel sabato nasce a Lipsia Richard Wagner. A 16 anni assiste ad una rappresentazione del “Fidelio”, e ne è così colpito che da quel momento decide di dedicarsi alla musica; intraprende gli studi di composizione e diventa direttore musicale presso il teatro di Wurzburg e poi di Königsberg. Nel 1849 partecipa a Dresda, a fianco di Bakunin, ai moti rivoluzionari. Inseguito da un mandato di arresto, si reca prima a Zurigo e poi in Francia, dove rimane fino all’amnistia. Nel 1852, inizia il suo capolavoro “L’anello del Nibelungo”, un immenso dramma teatrale suddiviso in 4 parti. Oltre alla saga dei Nibelunghi,le sue opere più conosciute sono “Lohengrin”, “Tristano e Isotta”, “I maestri cantori di Norimberga”, e “Parsifal”. Il re Ludwig II di Baviera, suo appassionato ammiratore, dal 1864, finanzia, con una cospicua rendita, il dispendioso stile di vita di Wagner. Il compositore muore a Venezia nel 1883.
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