Ieri, mercoledì 23 settembre, è arrivato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari, in condizioni disperate, il 33enne Fabio Lecis. I medici hanno provato a salvare il giovane ma non c’è stato nulla da fare.

Lecis aveva il coronavirus e, come si apprende da varie testate, è giunto al nosocomio con una grave insufficienza respiratoria ed era andato in arresto cardiaco già in ambulanza. Inoltre, era affetto da obesità, uno dei fattori di rischio per l’aggravio degli effetti dell’infezione. Il decesso è stato constatato verso le 16.30.

Lecis avrebbe contratto il Covid-19 durante il Ferragosto a Ogliastra, dov’è stato in vacanza ed era entrato in contatto con alcuni giovani che, a loro volta, avevano trascorso le ferie in Costa Smeralda. L’uomo si è sottoposto al tampone anche alla fine della scorsa settimana che aveva dato di nuovo esito positivo.

Si tratta del più giovane deceduto dei 146 in Sardegna dall’inizio dell’epidemia. Lecis era un operatorio socio sanitario in una casa di riposo della zona del suo Paese d’origine, Isili, dove vivono 2.600 persone. Ma il contagio, come detto, non c’entra nulla con la sua attività.

«La situazione sta diventando pesante – ha affermato Sergio Marracini, direttore dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari dove sono ricoverate 74 persone affette da Covid-19, 9 delle quali in terapia intensiva – l’età media dei pazienti è sempre più bassa. Virus più debole? I fatti stanno dimostrando il contrario».

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