5 novembre San Guido Maria Conforti. Il 5 novembre si celebra la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica di San Guido Maria Conforti. E’ stato un arcivescovo cattolico italiano, fondò la Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere (Saveriani). Fu beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1996 e proclamato santo da papa Benedetto XVI il 23 ottobre 2011.
5 novembre 1605 – In quel giorno si tentò di realizzare la cosiddetta “Congiura delle Polveri”, che ebbe nel rivoluzionario Guy Fawkes il suo braccio armato. L’obiettivo era di far saltare in aria il Parlamento inglese e uccidere il re Giacomo I e tutti i deputati riuniti nella Camera dei Lord per riaffermare la supremazia del cattolicesimo. L’attentato, previsto per la mezzanotte del 5 novembre 1605, non andò in porto per poco, essendo stato fermato Fawkes nell’attimo in cui stava per avvicinare la torcia all’innesco collegato a 36 barili di esplosivo. Da allora, nello stesso giorno, si celebra il “Guy Fawkes Night” con i bambini che portano in giro dei fantocci chiedendo soldi per comprare l’occorrente per un falò. Il volto di Guy Fawkes ha ispirato inoltre una maschera utilizzata dal protagonista della graphic novel “V per vendetta” (da cui è stato tratto l’omonimo film del 2005), divenuta poi il simbolo del gruppo hacker Anonymous. Il 5 novembre del 2002, un doodle locale, visibile nel Regno Unito, ha ricordato l’evento raffigurando torce e fuochi d’artificio.
5 novembre 1935 – In quel martedì arriva nei negozi “Monopoly”, gioco da tavola tra i più popolari di sempre, il cui scopo è realizzare a tutti gli effetti un monopolio finanziario. La prima versione venne lanciata dalla casa editrice statunitense Parker Brothers, ma le origini del gioco in realtà sono anteriori. Fu Charles Darrow, ex venditore di riscaldatori domestici duramente colpito dalla crisi del ’29, mettere ordine tra le varie versioni circolanti, dando al gioco una sistemazione definitiva. Venduto in oltre 270 milioni di esemplari nel mondo, il Monopoly è stato interessato negli anni da innovazioni ed edizioni speciali.
5 novembre 2002 – E’ la data in cui debutta la prima edizione di “Ballarò”, in prima serata, alle 20,50, su Raitre. Il nuovo talk show, dedicato alla politica, viene condotto da un giovane e sconosciuto giornalista, Giovanni Floris. La prima puntata, dedicata alla crisi dell’industria automobilistica, viene seguita da un milione e mezzo di persone. Un risultato positivo che in prossimità del Natale subirà un’accelerazione inattesa, triplicando lo share dell’esordio. Da qui inizierà il successo della trasmissione promossa dal direttore di rete Paolo Ruffini e ideata da Floris e Annamaria Catricalà, destinata a diventare il talk show politico più seguito della televisione italiana. Due gli aspetti identitari del programma che lo rendono subito familiare agli italiani: il titolo, “Ballarò”, che riprende l’omonimo e celebre mercato di Palermo, traducendo l’immagine di un luogo aperto dove si scambiano idee e la sigla, affidata al brano “Jeux d’enfance”, legato al famoso spettacolo del “Cirque du Soleil”.
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