6 novembre San Leonardo di Noblac. Il 6 novembre si celebra la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica di San Leonardo di Noblac, conosciuto anche come san Leonardo abate, eremita, di Limoges, del Limosino oconfessore. E’ stato un abate francese, che visse da eremita gran parte della vita; è considerato santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Nel Medioevo fu uno dei santi più venerati in Europa.

6 novembre 1814  – In quel giorno nasce Antoine-Joseph Sax, detto “Adolphe”, l’inventore del  strumento che prende il nome, il Sax (Sassofono).  E’ stato un inventore e costruttore di strumenti musicali belga. Adolphe nacque a Dinant, in Belgio, primo di 11 fratelli. Suo padre, Charles-Joseph Sax, era un costruttore di strumenti musicali a Bruxelles, in particolare di legni: flauti, clarinetti e fagotti.

6 novembre 2007 –  In quel martedì si spegne Enzo Biagi, tra i padri del giornalismo italiano. Assunse la direzione del settimanale “Epoca”, che con lui diventò la prima rivista italiana.  Nel 1961 entrò in Rai come direttore del TG 1 e spalancò le porte della TV pubblica a grandi firme, come Giorgio Bocca e Indro Montanelli, accanto a giovani promesse, quali Enzo Bettiza ed Emilio Fede. Negli anni a venire divenne una firma storica del “Corriere della Sera”. Dal 1995 fu alla conduzione de “Il Fatto”, considerato il miglior programma giornalistico realizzato nei primi cinquant’anni della Rai. Le diatribe che videro Enzo Biagi criticare aspramente Silvio Berlusconi portarono all’allontamento del giornalista dall’emittente televisiva. Tornò in TV dopo due anni di silenzio a “Che tempo che fa”, intervistato da Fabio Fazio, manifestando espressamente il suo legame verso la Rai. Dopo sette puntate di “RT Rotocalco Televisivo”.

6 novembre 2010 –  E’ la data in cui crolla la palestra dei Gladiatori a Pompei. All’origine del crollo ci sarebbero delle infiltrazioni d’acqua prodotte dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti: l’acqua, raccoltasi in un terrapieno alle spalle dell’armeria di via dell’Abbondanza, avrebbe fatto pressione fino al definitivo collasso della struttura. Nelle ore successive infuria la polemica su giornali e TV, dove si parla di tragedia sfiorata, pensando al fatto che sarebbe potuto accadere durante l’apertura al pubblico. Quello che appare al momento come uno spiacevole episodio, nelle settimane successive si configura come il primo grave campanello d’allarme sullo stato di precarietà dell’area archeologica più visitata al mondo.