La storia di Robert Stark, un pensionato altoatesino, riguarda il costo inaspettato di un giorno da ‘avvocato per finta‘. La sua brutta esperienza è diventata un esempio emblematico delle conseguenze della cosiddetta “quota cento” nel sistema pensionistico italiano.

Come raccontato da FanPage.it, dopo oltre 30 anni di lavoro in una ditta di commercio di termoidraulica, Stark ha deciso di andare in pensione grazie alla “quota cento”. Questo meccanismo consentiva ai lavoratori di andare in pensione dopo un certo periodo di contributi versati e l’età corrispondente alla somma dei contributi e dell’età anagrafica. Tuttavia, il problema sorge quando un pensionato decide di lavorare dopo aver aderito a questa regola.

Il Lavoro Occasionale nel Cinema

Cinque anni dopo il suo pensionamento, Stark ha avuto l’opportunità di lavorare come comparsa in un film del 2021, Io trafficante di Virus. Ha guadagnato 77 euro netti per questa breve esperienza lavorativa nel mondo del cinema.

Nonostante la regolarità della sua busta paga da 77 euro netti, l’INPS ha reagito sospendendo la pensione di Stark per ben cinque mesi e richiedendo la restituzione dei soldi degli assegni pensionistici per l’intero anno in cui ha svolto il lavoro, per un totale di 19mila euro.

Le Regole Rigide della “Quota Cento”

La causa del problema risiede nelle restrizioni severe imposte dalla “quota cento”. Secondo questa regola, infatti, non è consentito il cumulo di reddito tra la pensione e il lavoro dipendente. Se un individuo va in pensione secondo questa modalità, è autorizzato solo a svolgere lavori autonomi, con un reddito massimo di 5mila euro lordi annui.

Il Ricorso Legale e le Conseguenze

Stark e altri pensionati simili sono stati costretti a rivolgersi a avvocati e tribunali per risolvere la controversia con l’INPS. Sì, perché la storia di Stark non è un caso isolato, poiché altri pensionati si sono trovati nella stessa situazione, costretti a restituire ingenti somme di denaro guadagnate in modo legittimo ma penalizzati dalle rigide regole della “quota cento”.

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