Nuova tragedia del mare in acque internazionali sul fronte libico: un gommone carico di migranti diretti verso l’Italia è semiaffondato a circa quattro miglia da Sabrata e si temono una settantina di dispersi, mentre 26 persone sono
state tratte in salvo da un mercantile italiano dirottato sul punto dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera.

E’ stata la stessa Guardia Costiera, a Roma, a ricevere in mattinata una telefonata “muta” da un satellitare. Il telefono
chiamante e’ stato localizzato in mare, a sette miglia da Sabrata, in acque libiche, per cui, temendo pericoli per le
persone, sono state subito informate le autorita’ di Tripoli.

Contemporaneamente la Guardia Costiera ha dirottato sul punto un mercantile italiano, il Valle Bianca, diretto in Libia per attività commerciali.

L’equipaggio del mercantile ha cominciato le ricerche ed ha individuato il gommone semiaffondato, sospinto verso la costa da vento e mare forza 4 in peggioramento, in acque libiche, a quattro miglia da Sabrata. Rapidamente sono state soccorse e trasferite sul Villa Bianca i 26 naufraghi e sono cominciate le ricerche dei dispersi: almeno una settantina, temono le autorità, dal momento che i gommoni diretti dalla Libia verso l’Italia viaggiano con non meno di cento migranti a bordo.

Sopraggiunta l’oscurità senza l’avvistamento in mare di cadaveri o altri naufraghi, il comandante del mercantile ha
ricevuto l’ordine di invertire la rotta originaria e di dirigersi in acque internazionali, dove la nave è stata raggiunta
da due unità della Guardia Costiera italiana, a bordo delle quali sono stati spostati  i naufraghi per essere portati in Italia.

Nelle ultime ore altri 454 migranti sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia in quattro distinte operazioni coordinate
dalla Guardia Costiera. In uno dei quattro interventi sono stati anche recuperati in mare i cadaveri di due uomini.