Nella mattinata di oggi, lunedì 5 febbraio, un serpentone di circa 250 trattori ha lasciato il presidio organizzato da Riscatto Agricolo vicino al casello Valdichiana dell’A1, segnando l’inizio di una protesta unica nel suo genere che ha visto gli agricoltori unirsi per una causa comune. La destinazione? Roma, il cuore politico dell’Italia, dove i manifestanti sperano di attirare l’attenzione sulle loro richieste e ottenere risposte concrete dalle istituzioni.
Da Valdichiana a Roma
La marcia, partita alle 7 del mattino da un terreno vicino a un noto outlet nel comune di Foiano della Chiana, ha attraversato pacificamente la provincia di Arezzo, dirigendosi verso Bettolle nel senese per poi prendere la Cassia verso Roma. Nonostante le potenziali implicazioni per il traffico, i rallentamenti lungo il percorso sono stati minimi, grazie alla presenza costante e all’assistenza delle forze dell’ordine, incluse polizia, carabinieri e Anas, che hanno garantito la sicurezza lungo il tragitto.
“Porteremo la nostra protesta nella Capitale”
“Porteremo la nostra protesta nella Capitale,” ha dichiarato Salvatore Fais, uno dei portavoce dell’evento, sottolineando la determinazione dei partecipanti a proseguire la loro azione fino al conseguimento di risultati tangibili.
Verso una Grande Mobilitazione a Roma
Danilo Calvani, leader del ‘Cra Agricoltori’, anticipa l’arrivo di circa duemila trattori nella capitale, unendo le forze con altri presidi già formati in punti strategici come Valmontone, Civitavecchia e Torrimpietra. Con un quarto presidio in preparazione a sud della città, la protesta sembra destinata a crescere, culminando in un corteo che attraverserà Roma, simbolo di un settore che chiede attenzione e rispetto.
Solidarietà e Supporto da Tutti i Fronti
La manifestazione ha raccolto solidarietà non solo tra gli agricoltori ma anche tra i cittadini e rappresentanti politici di diverse fazioni. Con slogan come “La nostra fine la vostra fame!” e “Gli agricoltori non sono in vendita“, gli agricoltori esprimono il loro disagio e la loro richiesta di essere ascoltati e sostenuti.
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