31 indagati e 15 già agli arresti domiciliari per sgominare un vero e proprio racket che si consumava all’interno del cimitero Parco di Torino. Gli sciacalli avrebbero rubato gioielli e preziosi – ma anche i denti d’oro – ai cadaveri durante le operazioni di esumazione. L’oro trafugato sarebbe poi stato venduto ai Compro Oro della città per 15 euro al grammo.

Le accuse rivolte dagli inquirenti sarebbero quelle di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione. L’indagine era partita nel 2016 a seguito di una segnalazione dell’amministratore delegato della società che gestisce i cimiteri a Torino e aveva portato a perquisizioni nel corso dei quali sarebbero stati rinvenuti alcuni degli oggetti sottratti ai cadaveri.

Sempre secondo le accuse, sarebbero anche stati alterati i verbali per far risultare necessaria la cremazione delle salme, operazione che “fruttava” agli operatori cimiteriali circa 20 euro a cadavere. A margine delle indagini, i militari hanno anche scoperto che alcuni degli operatori cimiteriali avrebbero organizzato anche grigliate tra le tombe.