Incidente sul lavoro mortale ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, in Piemonte.

Un operaio della fabbrica di imballaggi, la Cavalleri Unipersonale, è deceduto dopo essere rimasto agganciato a un macchinario a rotazione vicino a cui stava lavorando. L’uomo, il 32enne Davide Scanio, è stato scaraventato a terra: ha battuto violentemente la testa ed è morto sul colpo. Indagini in corso per determinare le cause e l’esatta dinamica dell’incidente.

Marco Ciani, segretario CISL Alessandra, ha commentato: “Si tratta dell’ennesimo incidente in un Paese come l’Italia, con già un altissimo livello di mortalità sul lavoro. Da anni conduciamo una battaglia per la sicurezza. Servono più ispezioni, soprattutto preventive; formazione di qualita’; in caso di irregolarità accertate dalla magistratura, sanzioni certe da applicare. La sicurezza resta sacra: si deve poter lavorare per vivere tornando ogni sera a casa e non morire per lavoro. Continueremo campagne di sensibilizzazione, manifestazioni e scioperi finché questa piaga non sarà debellata in modo definitivo”.

Su Facebook il post di un amico della vittima: “Caro Davide, la vita è pure questa, sofferenza e dolore, tu l’hai sempre affrontata con un sorriso. Quelle poche volte che siamo usciti insieme erano solo risate, sicuramente se tu fossi rimasto in paese le uscite sarebbero state molte di più. Eri veramente un bravo ragazzo, bello come il sole ma soprattutto umile! e non è la circostanza a farmelo dire… Da ieri l’unico sentimento è la tristezza mescolata alla rabbia. Ciao grande amico di tutti”.

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