Giuseppe Oliveri, il neurochirurgo che ha effettuato l’intervento su Alex Zanardi all’ospedale di Siena, ha spiegato che l’operazione di ieri sera è riuscita: «è andataa come doveva andare» ma le condizioni iniziali erano molto grai.

L’ex pilota di Formula 1 «è arrivato con un trauma cranico facciale importante, aveva due ossa frontali fratturate con affondamento delle stesse più quello che chiamiamo ‘fracasso facciale’, cioé tutte le ossa della faccia rotte. È stato operato per rattoppare la situazione e al momento» le condizioni «permettono di curarlo».

«Tutti i numeri sono buoni – ha sottolineato Oliveri -, ovviamente neurologicamente in questo momento non è valutabile pur rimanendo la situazione tanto grave».

Al 53enne Zanardi è stata fatta una Tac dopo l’intervento ma «adesso non ne facciamo, ha un cateterino per la misurazione della pressione intracranica che ci tiene informati». Poi «dovranno intervenire poi i colleghi chirurghi maxillo-facciali», ha concluso Oliveri.

Sabino Scolletta, direttore del dipartimento di emergenza urgenza dell’ospedale Le Scotte di Siena, ha spiegato che «i parametri emodinamici, cardiovascolari sono stabili e necessitano soltanto di un minimo supporto farmacologico. Di questo siamo piuttosto soddisfatti. I parametri respiratori analogamente sono stabili, nei range di normalità. È naturalmente un paziente intubato, collegato con un ventilatore meccanico e ben adattato alla ventilazione meccanico. Purtroppo il quadro neurologico è molto grave. Persistono queste condizioni di gravità e incertezza».

«È un paziente sedato – ha ricordato –  e in coma farmacologico. Per questo è impossibile valutarlo, se non nei prossimi giorni». Scolletta ha ammesso che «le condizioni stabili di queste ore sono un buon segno dal punto di vista generale». tuttavia, «il quadro neurologico resta grave e incerto. Lo possiamo valutare nei prossimi giorni, alla sospensione della sedazione».

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