Una vacanza in barca verso la Croazia si trasforma in tragedia al largo di Ancona: Andrea Bruglia, velista esperto, perde la vita in un drammatico incidente.
Ieri, giovedì 28 agosto, una giornata di sole e mare si è trasformata in un incubo per un gruppo di cinque persone a bordo di una barca a vela partita da Marina Dorica, diretta verso la Croazia. Andrea Bruglia, un imprenditore anconetano di 62 anni, ha perso la vita in un tragico incidente che ha sconvolto il figlio Alessandro e i tre amici presenti a bordo. L’uomo, colpito alla testa dal boma della vela durante una manovra, è caduto in mare ed è stato fatalmente risucchiato dall’elica del motore.
La dinamica dell’incidente
L’incidente si è verificato intorno alle 18:30, a poche miglia dalla costa anconetana, in un mare agitato da condizioni meteo avverse. Secondo le ricostruzioni, un’improvvisa raffica di vento o una manovra errata avrebbe fatto oscillare violentemente il boma, la trave orizzontale che sostiene la vela, colpendo Bruglia alla testa. L’impatto lo ha fatto cadere in acqua, dove l’elica del motore, ancora in funzione, ha causato ferite mortali. Il figlio Alessandro, 23 anni, si è immediatamente tuffato per soccorrerlo, tentando disperatamente di rianimarlo, ma ogni sforzo è stato vano.
I soccorsi e il rientro al porto
Gli amici a bordo hanno prontamente allertato la Capitaneria di Porto di Ancona, che ha raggiunto l’imbarcazione e l’ha scortata fino alla banchina numero 1 di Marina Dorica. Sul posto erano presenti due ambulanze della Croce Gialla, un’unità della Croce Rossa e un’automedica del 118. Nonostante l’intervento rapido dei soccorsi, per Bruglia non c’è stato nulla da fare: le ferite riportate erano troppo gravi, e la morte è sopraggiunta sul colpo. Il figlio Alessandro, in forte stato di shock, è stato trasportato all’ospedale di Torrette per accertamenti.
Chi era Andrea Bruglia
Andrea Bruglia, classe 1963, era una figura molto conosciuta nella comunità di Marina Dorica. Imprenditore nel settore delle forniture di dispositivi medici per strutture sanitarie, Bruglia era soprattutto un appassionato di vela, mare e natura. Negli anni ‘80 aveva iniziato a partecipare a regate locali, diventando un velista esperto e rispettato.
Negli ultimi anni, Bruglia si era dedicato a un progetto ambizioso: “eSeample”, un’iniziativa di turismo sostenibile che proponeva navigazioni a bordo della sua barca a vela, la “Raggio Verde II”, dotata di un motore 100% elettrico. L’idea, nata durante il periodo del Covid, rifletteva la sua passione per il mare e l’attenzione per l’ambiente.






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