• Andrea Scanzi si è sottoposto al vaccino di AstraZeneca.
  • Nicola Porro, Matteo Bassetti e Giovanni Donzelli contro la somministrazione.
  • Caregiver è badante sono la stessa cosa?

Non si arresta la polemica su Andrea Scanzi, il giornalista 46enne de Il Fattto Quotidiano, che ha annunciato di essersi sottoposto al vaccino di AstraZeneca perché caregiver dei suoi genitori, entrambi soggetti fragili.

Scanzi, poi, si è difeso così: «L’ho fatta (la vaccinazione. n.d.r.) in un momento storico in cui nessuno o pochi italiani avrebbero voluto fare AstraZeneca: io ho voluto accettare l’invito di vaccinarmi proprio per dare un segnale agli italiani. Io mi fido della scienza e ci vado. Non era un boccone da ghiotti, sia perché nessuno voleva fare quella vaccinazione sia perché nessuno si era iscritto a quella lista che esisteva ed era solo verbale. E che grazie a me è diventata pubblica».

Ora, c’è stato chi, come il giornalista e conduttore Nicola Porro, su Twitter, ha scritto: «Vi ricordate quando Scanzi diceva che il Covid era come un’influenza? Oggi se la fa talmente sotto che è corso a vaccinarsi, grazie a una lista riservata della Regione Toscana. Che però è ultima in Italia per vaccini agli over 80».

Da registrare, poi, la critica di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che ad Adnkronos ha detto: «Non una è bella immagine quella di un Paese che non è in grado di vaccinare gli 80 – 90enni mentre uno come Scanzi si sia immunizzato. Ancora non abbiamo capito che prima dobbiamo vaccinare chi è anziano e chi ha condizioni di salute precarie. Perché Scanzi è stato vaccinato non mi interessa, ma sarebbe bene che tutti si ricordassero che ci sono delle priorità: gli anziani e i fragili oggi pagano il prezzo più alto in termini di decessi e ricoveri».

E Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha annunciato un’interrogazione parlamentare: «Apprendiamo che Scanzi è dotato di poteri sovrannaturali. I cittadini toscani hanno enormi difficoltà a vaccinarsi, con tantissimi ultra 80enni che ancora non sono riusciti a farlo. Ma lui dice di essersi non solo già iscritto ad una lista di riserve di cui i cittadini ignorano l’esistenza, ma addirittura di essersi già vaccinato. Vogliamo sapere chi nella sanità toscana ha consentito a Scanzi di venire a conoscenza della lista, di iscriversi e vaccinarsi. Per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare mirata a far luce su questa penosa vicenda. E il gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana chiederà l’accesso agli atti ufficiali. È grave che, mentre i soggetti pià fragili siano abbandonati a loro stessi, la sanità toscana pensi a a predisporre una corsia preferenziale per l’amico Scanzi».

Infine, la questione caregiver. Sì, perché Scanzi ha spiegato che ha potuto accedere al vaccino proprio perché cargiver dei suoi genitori. È vero che, come riportato su VanityFair.it, il vaccino può essere somministrato anche a chi assiste le persone fragili e fragilissime, ovvero «i familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto». Ma una cosa è il badante, un altro è il caregiver, una figura professionale, giuridicamente riconosciuta e tutelata, al contrario del primo, come riportato su Superabile.it.

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