Occorre sospendere l’attività venatoria in questi giorni di freddo intenso. Lo afferma il WWF che sottolinea come la fauna si troverà in una situazione di grande difficoltà.

Una Regione, al quale va il plauso degli ambientalisti, lo ha già fatto. Si tratta della Puglia che ha deciso l’interdizione dell’attività venatoria per i giorni 6-7-8 gennaio.

Il WWF chiede ora a tutte le Regioni, in particolare quelle del centro sud dove per i prossimi giorni sono previste temperature molto al di sotto dello zero e nevicate anche a quote basse fino alla costa, di sospendere tutte le attività di caccia.

La fauna selvatica, già molto provata da un inverno con condizioni meteorologiche particolari (con grandi sbalzi di temperatura), da un bracconaggio che non da’ tregua e dalla normale scarsità di cibo e riparo che si registra in questa stagione, non può riuscire a superare anche questi giorni di freddo così intenso e improvviso. È infatti provato da studi scientifici che, in inverno in genere e ancor più in periodi così particolari, gli animali selvatici sono estremamente deboli e, dovendo spendere le poche energie residue per nutrirsi, difficilmente riescono a trovare anche la forza per fuggire dai cacciatori.

La legge 157/92, che tutela la fauna selvatica e disciplina le attività di caccia, prevede il divieto di “cacciare su terreni in tutto o parte coperti da neve” (tranne che nella zona alpina), e sugli specchi d’acqua ghiacciati. Le Regioni possono e devono modificare i calendari venatori proprio in previsione di una maggiore tutela degli animali selvatici che sono un patrimonio indisponibile dello Stato da tutelare nell’interesse della comunità nazionale e internazionale (art. 1 legge 157/92).
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