Volete mantenere la linea e magari perdere peso? Fate spesso l’amore. L’attività sessuale fa spendere energie. Anche il solo essere innamorati fa “scordare”, la voglia irrefrenabile, in chi ce l’ha, di continuare ad abbuffarsi.

Nella stragrande maggioranza dei casi si mangia troppo a causa di ragioni psicologiche ed emotive. Ci si aggrappa di più al cibo quando si è nervosi (fame nervosa), depressi o annoiati. Un problema è anche la solitudine, ma incidono anche i contrasti con le persone vicine, la frustrazione, l’insoddisfazione sentimentale e sessuale. In questi casi il cibo diventa un fattore di conforto, un ripiego ai problemi che si vivono. L’abitudine a ricorrere al cibo per sopperire alla gratificazione che ci manca, tende a trasformarsi in abitudine, in bisogno. E si mangia. E si ingrassa. E l’obesità o il sovrappeso aumentano l’infelicità, appena ci si guarda allo specchio. Come ci si consola? Mangiando ancora.

L’amore è un toccasana per rompere la triste catena, per fare cadere alcuni scompensi emotivi. Non solo non si avverte più il bisogno di mangiare per consolarsi dalla mancanza di attenzioni, ma si tende, senza sacrificio, a voler essere per il proprio amore in buona forma fisica. Ecco che nessuna dieta diventa un dramma, anzi si è felici di farla perché si ha uno scopo.

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