Il Pentagono ha confermato la morte di militari statunitensi nell’«atroce attacco» all’aeroporto di Kabul, senza però specificare il numero delle vittime.

Altri militari USA – ha riferito il portavoce del Pentagono Jack Kirby – sono rimasti feriti, mentre un numero imprecisato di cittadini afghani sono anch’essi rimasti uccisi.

Secondo Al Jazeera, che ha citato fonti mediche, il bilancio dell’attentato all’aeroporto di Kabul è di 40 morti e 110 feriti.

I talebani hanno condannto le esplosioni avvenute oggi all’esterno dell’aeroporto di Kabul, in quella che definiscono un’area di responsabilità delle forze Usa». Lo scrive su Twitter il portavoce del gruppo islamista afgano, Zabihullah Mujahid. «L’Emirato Islamico condanna fermamente le esplosioni che hanno preso di mira i civili all’aeroporto di Kabul», si legge nel testo. «L’esplosione è avvenuta in un’area in cui le forze statunitensi sono responsabili della sicurezza», ha aggiunto Mujahid.

Secondo il quotidiano Wall Street Journal, almeno quattro marines statunitensi sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti.

Testimoni hanno riferito di molteplici vittime tra gli afgani, molti dei quali stavano cercando di entrare nell’aeroporto perché avevano aiutato gli sforzi della coalizione guidata dagli Stati Uniti e temevano la persecuzione da parte dei talebani.

Le deflagrazioni sono avvenute una nell’area detta Abbey Gate, attraversata dal canale di scolo che circonda lo scalo aereo, e l’altra all’hotel Baron, adiacente all’aeroporto.

«Nessun nostro connazionale è rimasto coinvolto negli attacchi registrati oggi a Kabul. Desidero ringraziare i militari e i diplomatici italiani per il loro coraggio e il loro impegno», così in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Al tempo stesso esprimo cordoglio per chi ha perso la vita e vicinanza ai feriti. L’Italia condanna fermamente questi attacchi. Continueremo a lavorare con i partner internazionali a favore del popolo afgano», ha concluso.

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