È previsto un aumento del 3,8% delle bollette per l’elettricità e del 3,39% delle bollette del gas nel secondo trimestre dell’anno.

Come spiegato dall’Autorità di regolazione per Energia Reti Ambiente (ARERA), l’incremento delle tariffe è dovuto alla crescita dei prezzi delle materie prime che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2020 e soprattutto il primo trimestre 2021.

Però, come stimato dall’Unione Nazionale Consumatori, questi aaumenti di luce e gas stabiliti dall’ARERA equivalgono, per una famiglia tipo, a 21 euro in più per la luce e a 39 euro per il gas su base annua. Una maggiore spesa complessiva pari, quindi, a 60 euro.

Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, ha commentato: «Una doccia fredda per i consumatori! Una pessima notizia! Un rialzo non può che mandare in tilt i bilanci delle famiglie già in difficoltà per via dell’emergenza Covid».E ancora: «Per questo avevamo proposto all’inizio della pandemia di ridurre l’Iva sul gas al 10% sull’intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali come è attualmente. Lo chiediamo ora anche al Governo Draghi».

Carlo Rienzi, presidente del Codacons: «Per il secondo trimestre consecutivo le tariffe salgono, confermando un trend al rialzo determinato sia dalle speculazioni sui mercati all’ingrosso dell’energia, sia dal caro-benzina che, esattamente come previsto dal Codacons nei giorni scorsi, ha avuto effetti diretti sulle tariffe. Le Bollette energetiche degli italiani risultano così tra le più alte d’Europa, e sulla spesa degli italiani per luce e gas pesa una tassazione oramai insostenibile: quasi la metà della bolletta del gas se ne andrà dall’1 aprile per oneri e imposte (il 43,1%), mentre per l’elettricità la tassazione pesa per il 33,1% su ogni fattura».