Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, sulla propria pagina Facebook ha scritto un post d’attacco.

«Nei mesi estivi andava spiegato alla gente che l’infezione da covid, nella stragrande maggioranza dei casi, decorre in maniera lieve e si poteva gestire a casa – ha affermato l’esperto – Questo non è stato fatto e i risultati si vedono nei nostri ospedali».

Bassetti ha poi denunciato «una comunicazione schizofrenica fatta di terrorismo e di sensazionalismo», che si ripercuote sugli afflussi nei pronto soccorso e negli ospedali. «Si è detto alle persone che il covid era sempre una malattia devastante, che dava sempre complicazioni perpetue e che buona parte dei contagiati sarebbe finito intubato o morto, così, non appena qualcuno ha un sintomo, corre in ospedale a farsi curare e ricoverare per paura di non avere cure adeguate a casa. Altro che dirmi (come fa qualcuno in malafede…e sono tanti) che non dovevo dire che la malattia era più gestibile. Che siano loro a farsi un esame di coscienza e a pensare che disastro hanno combinato. I danni rischiano di essere devastanti. La politica della paura non serve a nessuno».

A Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, poi, Bassetti ha detto che bisogna fare in modo che gli over 65 fragili non escano di casa. Per il medico, infatti, se le misure attuate finora non dovessero funzionare, un divieto di uscita per le categorie fragili «potrebbe essere una soluzione» di fronte alla riesplosione dei contagi in Italia. Una strategia da valutare «per evitare la chiusura totale che sarebbe la fine».

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