Gli occhi del mondo dovrebbero essere più diretti su quanto sta accadendo in Australia perché è una tragedia che riguarda tutti noi. Gli incendi catastrofici, infatti, oltre a provocare vittime, stanno distruggendo migliaia e migliaia di ettari di terreno e habitat di animali (con milioni di morti tra la fauna).

E poi ci sono drammi come quelli di uomo, un padre, che è scoppiato a piangere dopo avere scoperto che la sua proprietà centenaria di famiglia non è stata vinta dalle fiamme.

Steve Haig, originario di Moruya, è fuggito dal municipio della costa sud del New South Wales alla vigilia di Capodanno non appena a tutti gli abitanti è stato ordinato di evacuare la zona. L’uomo è scappato dopo avere raccolto i suoi polli e le sue pecore, ad eccezione di un pollo bianco, prima di recarsi in una zona più tranquilla.

Come raccontato sul Daily Mail, «Sono tutti al sicuro. Non potevo lasciare lì la mia famiglia. Tutto è diventato così spaventoso… Quando è successo pensavo di non avere nessun posto dove stare o andare».

Il signor Haig ha trascorso diversi giorni in una tenda senza elettricità e senza sapere se la sua casa fosse sopravvissuta alle fiamme. Da quando è stato evacuato, non ha avuto più notizie del figlio, che abita sul sentiero dove un incendio boschivo è fuori controllo, e ora desidera di sentire la sua voce, di sapere che sta bene.

La testata giornalistica Seven News ha portato, con una troupe televisiva al seguito, il signor Haig a casa sua per valutare i danni. Mentre l’uomo si avvicinava alla proprietà, ha cominciato a piangere, sicuro che la sua casa di famiglia non avesse avuto scampo. A un tratto, però, le lacrime di dolore si sono trasformate di gioia: «Dopo gli ultimi quattro giorni in cui non ho saputo nulla, è fantastico… Grazie a Dio, qualcuno si sta prendendo cura di noi. È dannatamente fantastico. È bello essere a casa».

Una volta arrivato a casa, il signor Haig ha cercato l’unico pollo che non era riuscito a portare con sé… ed era lì…

La situazione, comunque, resta drammatica in Australia, come documentano queste immagini:

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