Al momento sono stati aggiudicati 4,7 miliardi di euro per bandi relativi all’emergenza Covid-19 in Italia. Di questi, 1,7 miliardi (il 36,2%) sono stati assegnati a imprese non italiane. Lo scrive EconomySicilia.it.

Inoltre, il 90% dell’importo andato alle imprese straniere è stato vinto da quelle cinesi che, nel nostro Paese, hanno inviato soprattutto le mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, in particolare nei primi mesi ella pandemia.

In totale, come monitorato da Openpolis.it, la Pubblica Amministrazione ha indetto, alla data del 17 novembre 2020, 9.000 lotti di gara pari a un importo di 14,13 miliardi di euro, di cui 4,17 all’interno di accordi quadro (che prevedono un affidamento diretto all’azienda dopo la stipula di una convenzione con una serie di imprese fornitrici).

Come accennato, la cifra inerente all’imprese straniere è figlia dei primi mesi della pandemia, durante i quali l’Italia, così come gli altri Paesi europei, ha avuto una forte difficoltà nell’approvvigionamento di materiali che, fino a poco tempo prima, non erano considerati necessari alla vita di tutti i giorni.

Di conseguenza, le amministrazioni statali si sono rivolte soprattutto all’estero per l’acquisto delle mascherine e di altri dispositivi di protezione.

Ad esempio, nel periodo tra il 14 aprile e il 14 maggio 2020 gli importi banditi e vinti da aziende straniere hanno superato quelli delle imprese italiane. Il 15 aprile, infatti, vengono aggiudicati tre tra i lotti con gli importi più alti finora banditi, relativi alla fornitura di circa 671 milioni di mascherine vendute da Luokai Trade (Yongjia) Co. Ltd e Wenzhou Light Industrial Products Arts & Crafts Import Export Co. Ltd. Entrambe le aziende sono cinesi e si aggiudicano complessivamente circa 974 milioni di euro.

Ovviamente, è diminuita la richiesta verso le aziende estere quando quelle italiane si sono adeguate alla domanda.

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