L’impatto della doppia esplosione mortale a Beirut è stato filmato da molti residenti. E, in queste ore, sta girando sui social un video girato durante una messa trasmessa in streaming in cui si sente in sottofondo la detonazione e poi gli effetti sull’edificio religioso.

Non si sa cosa sia successo al sacerdote e agli altri presenti al momento della celebrazione della messa ma una donna su Twitter, che sostiene di conoscere il prete, ha detto che è vivo e vegeto.

Intanto, continua la conta delle vittime, dei feriti e dei danni. Il governatore della capitale libanese, Marwan Abboud, ha affermato che «quasi la metà di Beirut è distrutta o danneggiata».

La catastrofe ha provocato migliaia di feriti e danni per un valore di 3 – 5 miliardi di dollari. Inoltre, gli sfollati sarebbero tra i 250 e i 300mila. Ma ancora si attende una valutazione ufficiale da parte degli ingegneri e dei tecnici. Le vittime sono oltre 100 così come i dispersi. Ma il bilancio è destinato purtroppo a peggiorare.

Sulla causa della devastazione sembra quasi assodato che sia stata l’esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio che erano state sequestrate nel 2014 da una nave che avrebbe dovuto dirigersi verso lo Zambia.

Per il Centro sismologico giordano, infine, la potente esplosione di Beirut di ieri è stato «pari a una scossa con una forza di 4,5 gradi della scala di Richter». Lo ha riferito l’emittente radiofonica Voice of Lebanon. La stessa radio ha riferito «gli abitanti di Cipro (isola nel Mediterraneo che dista circa 200 chilometri dalla capitale libanese) hanno avvertito la scossa».

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