Si è conclusa stamattina la missione spaziale dell'astronauta catanese

Ben tornato AstroLuca, Parmitano rientrato dallo spazio

Luca Parmitano è rientrato dallo spazio. La navicella con a bordo l’astronauta catanese dalla sua missione sulla Stazione spaziale internazionale è atterrata la mattina del sei febbraio in Kazakhistan. Insieme a Parmitano hanno fatto ritorno sulla terra il russo Alexander Skvortsov e l’americana Kristina Koch, che ha battuto il record di permanenza nello spazio per una donna.
AstroLuca ha esibito un gran sorriso alla sua uscita dal modulo, poi, insieme ai suoi colleghi hanno telefonato a casa per comunicare “Siamo atterrati sani e salvi”, prima di volare a Colonia, in Germania, per essere sottoposti alle visite mediche di rito.
Parmitano era partito per la sua seconda missione spaziale il 20 luglio del 2019 per approdare sulla Iss di cui aveva poi assunto il comando nell’ottobre dello stesso anno, primo italiano della storia a ricoprire l’incarico. Ha svolto quattro missioni extraveicolari e con quella difficile, del 25 gennaio per la riparazione dello Spettrometro magnetico Alfa, ha superato il record europeo di permanenza extraveicolare cumulativa, precedentemente detenuto dal collega svedese Christer Fuglesang con 31 ore e 54 minuti.
Durante i suoi mesi in orbita, l’astronauta catanese ha regalato splendide immagini della Terra e della sua Sicilia viste dallo spazio e partecipato a numerosi collegamenti nel corso dei quali ha anche sollecitato le autorità a intervenire per la salvaguardia ambientale del pianeta. Parmitano ha fatto pure il dj, in collegamento dalla ISS.
Oggi, il ritorno sulla terra e la fine della missione. Tornato sulla Terra, rivela l’Esa, l’ente spaziale europeo, Luca Parmitano continuerà a lavorare con i ricercatori europei su esperimenti tra cui Acoustic Diagnostics che esamina l’impatto dell’ambiente della Stazione Spaziale sull’udito degli astronauti, l’esperimento TIME che verifica se gli astronauti giudicano il tempo in modo diverso nello spazio e due esperimenti noti come Grip e GRASP che esaminano la fisiologia alla base della coordinazione occhio-mano e il ruolo della gravità nella regolazione della forza di presa, tra gli altri.

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