La benzina e il diesel continuano a muoversi attorno ai 2 euro al litro, nonostante i ievi ritocchi dei prezzi al ribasso sulla rete nazionale dovuti al calo di mercoledì delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi, poi tornate a salire giovedì e venerdì.

Questa l’analisi di Quotidiano energia, secondo cui la benzina ‘servita’ è a 1,965 al litro e il diesel, sempre in modalità ‘servito’, a 2,023 euro al litro.

Nel dettaglio, in base all’elaborazione sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del made in Italy, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,821 euro al litro; il prezzo medio del diesel self è a 1,879 euro al litro.

Per quanto riguarda il servito, per la benzina il prezzo medio è 1,965 euro al litro; la media del diesel è 2,023 euro al litro. I prezzi praticati del GPL si posizionano tra 0,797 e 0,814 euro al litro. Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,213 e 2,599 al kg.

Codacons: “Il pieno costa 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre”

Sui costi del carburante c’è la nota del Codacons, secondo cui il pieno di benzina costa 8,9 euro in più rispetto a quanto costava a fine dicembre. Di conseguenza, si stima una maggiore spesa su base annua di circa 214 euro ad automobilista.

“Al di là dei casi limite registrati nelle isole o su alcune tratte autostradali, dove i listini si avvicinano anche ai 2,5 euro al litro, afferma il Codacons in una nota, è evidente che qualcosa non torna sul fronte dei prezzi alla pompa. Il rialzo di Benzina e gasolio era ampiamente atteso come effetto dell’aumento delle accise, ma al netto della maggiore tassazione la componente di prezzo che non risente di Iva e accise avrebbe dovuto scendere per effetto del forte calo delle quotazioni del petrolio, sceso in questi giorni abbondantemente sotto gli 80 dollari al barile. Non si capisce poi come due pompe dello stesso marchio, ma ubicate in zone diverse, possano vendere lo stesso carburante con differenze di prezzo di anche 20 centesimi di euro”.

“Siamo lieti che la nostra denuncia sui carburanti abbia portato il Governo ad attivarsi immediatamente per monitorare l’andamento dei listini, ma riteniamo che simili situazioni debbano essere prevenute attraverso una attività di vigilanza costante – ha affermato il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo all’incontro col ministro Urso previsto per questa settimana, chiederemo al Governo di riformare Mister Prezzi, figura finora rivelatasi fallimentare, attribuendo compiti e funzioni di tale organismo alle associazioni dei consumatori”.

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