Un 30enne spagnolo accoltellato ieri al Memoriale dell’Olocausto a Berlino, l’aggressore arrestato dopo tre ore di fuga. Attacco di matrice antisemita.
Un episodio drammatico ha scosso Berlino ieri, quando un giovane di 30 anni di nazionalità spagnola è stato accoltellato nei pressi del Memoriale dell’Olocausto. L’attacco, avvenuto nel tardo pomeriggio, ha sollevato forti preoccupazioni per la sua matrice antisemita. Il giovane, trasportato d’urgenza in ospedale, è stato ricoverato in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita.
L’aggressore arrestato: un giovane siriano
A distanza di tre ore dal crimine, la polizia di Berlino è riuscita ad arrestare l’aggressore, un ragazzo di 19 anni di origine siriana, richiedente asilo in Germania. L’arresto è avvenuto dopo una fuga che ha tenuto la capitale tedesca in tensione per diverse ore. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane ha agito con un intento ben preciso: “Voleva uccidere degli ebrei”, ha dichiarato lo stesso aggressore durante l’interrogatorio. Le autorità tedesche stanno ora indagando sulle motivazioni dietro a questo gesto violento e sulle sue possibili implicazioni politiche e sociali.
Matrice antisemita e le dichiarazioni della Procura
La Procura di Berlino ha confermato che l’aggressione ha una forte matrice antisemita. Le prime indagini hanno rivelato che l’attacco non è stato casuale. L’aggressore, in stato di fermo, ha dichiarato di aver scelto il Memoriale dell’Olocausto come luogo per il suo atto violento proprio per il suo forte valore simbolico.
Le parole di Salvini
“Sangue e terrore a Berlino, ancora per mano di un immigrato. Dopo anni di accoglienza senza limiti e finta tolleranza, l’Europa non può più ignorare i pericoli mortali portati dall’immigrazione di massa, come dicono Donald Trump e J.D.Vance. Intanto, domani i tedeschi per loro fortuna votano e possono cambiare. Ha ragione Elon Musk: solo AfD può salvare la Germania”. Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.






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