La Bielorussia ha schierato forze speciali al confine con l’Ucraina: una mobilitazione difensiva a seguito del rafforzamento delle forze armate di Kiev oltre il confine. Citato da Unian, Viktor Gulevich, capo di Stato maggiore delle forze armate bielorusse, ha affermato: “Nella direzione operativa meridionale, un gruppo di un massimo di 20.000 persone creato dalle forze armate ucraine richiede una nostra risposta. Le forze operative speciali, dispiegate in tre direzioni tattiche, garantiscono la sicurezza della Bielorussia”.
Sempre oggi, martedì 10 maggio, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato che Mosca ha accettato di aiutare Minsk a produrre missili, compreso uno simile all’Iskander con lo scopo di rafforzare le sue capacità militari. Lukashenko, durante una riunione con i funzionari della Difesa, ha affermato che quanto sta accadendo in Ucraina dimostra l’importanza di avere truppe con armi e rifornimenti moderni e altamente efficaci, sottolineando anche l’importanza della logistica.
Lukashenko ha annunciato: “Stiamo creando un nuovo missile, molto efficace e simile al modello Iskander. C’è pieno supporto” di Vladimir Putin, incontrato di recente in una località dell’estremo oriente russo. Lukashenko ha riportato che Putin aveva detto a Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, di fornire alla Bielorussia il supporto pertinente.
La Russia ha già utilizzato i missili Iskander in Ucraina. Minsk è uno stretto alleato di Mosca ma Lukashenko ha dichiarato a marzo che le forze armate bielorusse non prenderanno parte all’operazione militare speciale.
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