Durante l’udienza di oggi, martedì 16 maggio, l’avvocato Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi, imputata per omicidio aggravato a seguito della morte per inedia della sua figlia Diana di quasi un anno e mezzo nel luglio 2022, ha sottolineato che la sua cliente soffre di un “grave ritardo mentale” equiparabile a quello di una bambina di sette anni.

Pontenani ha affermato ciò in base ai risultati delle recenti valutazioni mediche effettuate presso il carcere di San Vittore di Milano, nonché alle consulenze di parte.

La Procura, rappresentata dal pm Rosaria Stagnaro, insieme al collega Francesco De Tommasi, ha richiesto ai giudici, presieduti da Ilio Mannucci Pacini, di non considerare la relazione del carcere e respingere la richiesta di perizia.

La Corte d’Assise di Milano si riserva ora di richiedere una perizia psichiatrica sullo stato mentale della donna al momento dei fatti, al termine dell’istruttoria dibattimentale.

Alessia Pifferi è in carcere da luglio 2022 per omicidio volontario aggravato, accusata di avere lasciato sola in casa la figlia di un anno e mezzo per sei giorni, causandone la morte. La piccola è stata trovata su un lettino da campeggio. La donna, invece, si trovava a Leffe (Bergamo) per trascorrere qualche giorno con il suo compagno.

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