Ogni diretta su Facebook di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, fa notizia perché ad alto tasso di ‘viralità’. Ed è successo anche oggi.

Il governatore campano, infatti, ha affermato: «Mi è capitato di vedere un’intervista a una mammina con una mascherina di tendenza, gli occhi ridenti e fuggitivi. Sosteneva che la sua bambina avesse pianto, dicendo ‘Mamma voglio andare a scuola per imparare a scrivere’. Credo sia l’unica bambina d’Italia che piange per andare a scuola e l’unica bimba al mondo che dà anche la motivazione, vuole imparare a scrivere, le mancano grammatica, sintassi ed endecasillabi. Questa povera figlia è un ogm, cresciuta dalla Mamma con latte al plutonio».

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Il Movimento 5 Stelle non l’ha presa bene. Gli esponenti della commissione Istruzione al Senato, tramite una nota, hanno affermato: «Evidentemente non pago di aver suscitato le ire di tutti, studenti, docenti e genitori, per aver privato le scuole campane in maniera indiscriminata della didattica in presenza, oggi De Luca nell’ennesima diretta Facebook da’ il peggio di sé. Stavolta non solo si scaglia contro la ministra Azzolina, insultandola. Ma rivolge i suoi insulti addirittura contro le mamme che hanno protestato contro la sua decisione. Non deve permettersi. Va bene tutto: la polemica politica ed anche le sue sceneggiate, a cui ormai siamo purtroppo abituati. Ma schernire una mamma, in un momento così delicato per per il mondo della scuola, perché protesta contro le sue decisioni e’ assolutamente intollerabile, figuriamoci per un uomo che rappresenta le istituzioni».

E ancora: «Si vede che è molto in difficoltà per aver fallito come commissario della sanità in Campania e perché si sta rendendo conto quanto inadeguato sia un personaggio come lui in questo momento rispetto alle grandissime responsabilita’ che ha di fronte. Gli consigliamo toni più ragionevoli e consoni, e soprattutto di riflettere sulle sue mancanze in termini di gestione e programmazione prima di puntare il dito su chi ha lavorato bene e giustamente pretende che le scuole rimangano aperte. Basta teatrini e basta sparate, serve solo grande lavoro e impegno».

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