Maltrattamento animali, frode in commercio, uova prive di tracciabilità e tenute in condizioni non ottimali I Nas sequestrano 9 aziende e 32mila uova irregolari nell’ambito di un’operazione per la sicurezza della filiera delle uova. I sequestri sono stati eseguiti in varie città d’Italia.
Su 377 aziende controllate nel mese di settembre, 66 sono state quelle in cui sono state riscontrate delle irregolarità, pari al 18% del totale, tra cui situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi in strutture abusive.
In tutto sono state sequestrate oltre 32 mila uova, 4.600 galline e 30 tonnellate di mangimi non regolari, per un valore commerciale di circa 185 mila euro.
I Nas hanno sequestrato anche 9 aziende del valore di oltre 2 milioni di euro che facevano uso di depositi e strutture di imballaggio non censiti, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori.
Complessivamente, sono state applicate 101 violazioni amministrative e penali, per oltre 130 mila euro, sono stati denunciati 7 imprenditori ritenuti responsabili di maltrattamento di animali e frode in commercio.
Nel corso degli interventi ispettivi, sono stati inoltre eseguiti 133 campioni di uova, prodotti derivati e matrici ambientali, al fine di accertare l’eventuale impiego di sostanze non consentite, non solo in riferimento a disinfestanti ed insetticidi, ma anche all’uso indiscriminato di antibiotici e medicinali, nonché alla corretta somministrazione di alimenti zootecnici e dell’acqua. Gli esiti delle analisi di laboratorio finora pervenuti, pari al 30% dei reperti eseguiti nell’ambito del monitoraggio, non hanno evidenziato irregolarità.
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