Sono trascorsi 20 giorni dall’1 aprile, ovvero dal via delle richieste per accedere al bonus da 600 euro per autonomi, Partite IVA e Co.Co.Co. Ebbene, sarebbero oltre 900mila le domande ancora in fase di istruttoria, ragione per cui, al momento l’unica risposta che si ha è questa: «In attesa di esito». Inutile contattare l’INPS: dall’altra parte la risposta è sempre la stessa, bisogna aspettare.

In poche parole, su 4,4 milioni di richieste pervenute per il bonus, l’INPS ha dato risposta a 3,5 di queste.

Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto, a tal proposito, come riportato su Linkiesta.it, ha fatto sapere che «la maggior parte» di quelle pendenti saranno rigettate. Sarebbero circa 400mila, infatti, le domande prive dei requisiti richiesti dal decreto Cura Italia. Un esempio: «per il mondo dello spettacolo sono richiesti almeno 30 giorni lavorativi nel 2019 nella gestione ex Enpals, e molti lavoratori non ce li hanno». Poi, ci sarebbe il caso di 250mila codici IBAN comunicati in maniera sbagliata per cui, quando sarà possibile – e non è ancora questo il momento – l’INPS darà la possibilità di correggere il dato.

Infine, capitolo Cassa Integrazione. Anche in questo caso occorrerà attendere, per chi ne ha fatto richiesta, almeno fino al 30 aprile. Tridico, infatti, ha spiegato: «Abbiamo creato una task force con funzionari e dirigenti liquidatori della cassa con un codice unico e un meccanismo che consente di centralizzare la gestione indipendentemente dalla residenza del lavoratore».

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