Nella bozza del DPCM, in vigore da sabato 16 gennaio si legge che, a partire da lunedì 18, le scuole superiori di secondo grado «adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica… in modo che… almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza». Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie – prosegue il testo – la didattica continua a svolgersi «integralmente in presenza».
Poi, divieto di vendita da asporto alle 18 per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche: «Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, n.d.r.) – si legge nel testo – l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18».
La bozza del DPCM prevede anche gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Da quel giorno, poi, potranno aprire gli impianti «solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti».
La bozza del DPCM prevede pure che nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone: «Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potesta’ genitoriale».
Inoltre, chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti potrà invece spostarsi «per una distanza non superiore ai 30 chilometri dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia».
Le misure indicate nel DPCM saranno valide dal 16 gennaio al 5 marzo.
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