Sedici anni di carcere per avere bruciato una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità LGBT. È successo negli Stati Uniti d’America, precisamente ad Ames, cittadina di 50mila abitanti dell’Iowa.
Il condannato si chiama Adolfo Martinez, 30 anni, reo di avere commesso un crimine d’odio. Inoltre, come riportato su DesMoinesRegister.com, l’uomo non soltanto ha compiuto un reato di classe ‘D’ (15 anni di reclusione) ma è stato anche accusato di molestie di terzo grado (30 giorni) e di uso sconsiderato del fuoco (un anno). Tutte sentenze che vanno scontate consecutivamente.
La polizia ha riferito che Martinez ha rubato la bandiera arcobaleno dall’Ames United Church of Christ e l’ha bruciata l’11 giugno scorso. Il 30enne ha confessato il crimine, motivandolo con l’essere contrario all’omosessualità.
A novembre, poi, l’uomo ha rilasciato un’intervista a KCCI Des Moines (sito non raggiungibile dall’Italia) in cui ha confermato il suo gesto, rimarcando di averlo compiuto «consapevolmente, volutamente e intenzionalmente», aggiungendo di avere «bruciato il loro orgoglio, chiaro e semplice» e di non avere «bisogno di armi» perché «ho lo spirito di Dio dalla mia parte».
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