“Per un parlamentare che se ne va per tenersi stretta la sua poltrona, decine di amministratori locali siciliani perbene stanno entrando in Lega. Per noi gli ideali, a Nord come a Sud, vengono prima dei posti” così Fabio Cantarella, responsabile enti locali della Lega in Sicilia, liquida l’addio di Carmelo Lo Monte al gruppo del Carroccio alla Camera.

Ma non è la sola reazione nella Lega, netto anche il commissario provinciale della Lega a Messina Matteo Francilia: “L’onorevole Lo Monte è ormai una caso conclamato di nomadismo politico ma ciò che è veramente ridicolo e lunare è l’accusa di antimeridionalismo a Matteo Salvini, a Stefano Candiani e a tutta la Lega. Contro il Sud ci sono solo i comportamenti di un ceto politico che pur di preservare potere e rendite di posizione sacrifica gli interessi e i bisogni dei cittadini e Lo Monte lo incarna perfettamente”.

Duri anche i commissari provinciali del Carroccio in Sicilia che denunciano: “Lo Monte dovrebbe rendere conto agli elettori del suo scarso interesse per il territorio messinese e siciliano: si tratta di un parlamentare che è stato assente a ben il 50% delle votazioni in Aula e che può vantare come attività parlamentare solo una interrogazione, un’interpellanza e un emendamento. Decisamente poco…”

Tutta la dirigenza siciliana della Lega fa poi quadrato intorno a Matteo Salvini e al commissario regionale Candiani : “gli attacchi al Salvini e Candiani sono squallidi e ingenerosi; in poco tempo il nostro commissario regionale ha strutturato il partito e dato spazio al merito, alla competenza e al rinnovamento. E l’impegno di Matteo Salvini ha raccolto grandi consensi sia tra i militanti che tra i Siciliani che nelle urne hanno premiato la Lega facendola passare dal 5% delle politiche all’oltre 20% delle elezioni europee”.