Giovanni Sasso, imprenditore di 48 anni di Cellole (Caserta), è morto dopo otto giorni di ricovero in ospedale. L’uomo era stato coinvolto in una lite con un minore, che lo aveva ridotto in fin di vita.

La vicenda è avvenuta nel weekend scorso a Cellole, e immediatamente la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine per lesioni gravissime. Successivamente, i carabinieri hanno denunciato il minore coinvolto e la competenza è stata trasferita alla Procura dei minori, che potrebbe modificare l’accusa in omicidio preterintenzionale.

Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca hanno confermato che c’è stata una lite in strada tra il 48enne e il minore, scaturita dal rimprovero dell’imprenditore nei confronti dell’adolescente per aver gettato i gusci di arachidi a terra, proprio davanti alla concessionaria d’auto di cui Giovanni Sasso era titolare. Il minore ha reagito e i due hanno iniziato a spintonarsi, finché il 48enne è caduto e ha battuto la testa a terra. Trasportato immediatamente alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, l’uomo è stato considerato subito in condizioni gravissime a causa di una frattura alla base cranica. La lite è stata ricostruita dai carabinieri tramite le testimonianze: in zona non c’erano telecamere di videosorveglianza.

Guido Di Leone, sindaco di Cellole, su Facebook ha affermato: “È un giorno triste per Cellole, non doveva andare così. Giovanni era un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti a una tragedia del genere. Meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie, è difficile da comprendere, è impossibile da accettare. Fai buon viaggio Giovà, ci mancherai”.