Dopo il caso dei 24mila euro trovati in una cuccia per cani nella tenuta di Capalbio di Monica Cirrinà e del marito Esterino Montino, si torna a parlare della senatrice del Partito Democratico, intervistata dal Corriere della Sera.
Tornando alla vicenda del denaro, la Cirinnà ha detto che la cuccia «è molto vicina alla strada asfaltata che passa accanto alla proprietà e molto distante da dove abbiamo la casa, un punto in cui non passiamo quasi mai e che dall’abitazione non si vede nemmeno», rafforzando così l’ipotesi che si tratti di proventi di attività illegali, nascosti e mai recuperati.
La senatrice del PD, però, sta rifacendo parlare di sé per quest’altra affermazione: «Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: ‘Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane».
Matteo Salvini, leader della Lega, su Facebook ha commentato: «Questo il dramma dell’onorevole Cirinnà, parlamentare PD nella cui cuccia del cane (nella villa a Capalbio) sono stati trovati 24.000 euro. ‘Ero già nei pasticci di mio nelle ultime settimane… in ferie sto facendo la lavandaia, l’ortolana e la cuoca perché la nostra cameriera, strapagata, ci ha lasciati da un momento all’altro…’. Capito la poverina? Come si fa a sopravvivere così???».
Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso: «In poche righe tutta la distanza sociale tra la radical chic Cirinnà, paladina del mondo lgbt, e la vita reale di donne e uomini che lavorano ogni giorno. Almeno è stata sincera nel formulare tutto il suo aristocratico disagio verso attività che tutti noi, persone normali, compiamo quotidianamente. Tra chi lava, cucina o zappa la terra e una ‘progressista’ con tenuta milionaria a Capalbio, sapremo sempre da che parte stare. Dura la vita senza una colf, vero? Che pena questa sinistra, una volta aveva il mito dell’operaio, oggi fa i capricci se deve preparare un piatto di spaghetti».
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