Presentato in Senato il disegno di legge “in materia di bodycam e identificazione del personale delle Forze di Polizia in servizio di ordine pubblico“.

Ilaria Cucchi, senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, ha commentato: “Ci saranno – temo – momenti bui, ci saranno svariate manifestazioni ed allora credo sia importante l’introduzione di una legge che tuteli non solo i manifestanti, i cittadini, ma io direi anche e soprattutto gli operatori delle Forze dell’ordine. È una legge che consente l’identificazione di coloro che si macchiano di reati gravissimi quali, ad esempio, manganellare in testa studenti della Sapienza, a Roma, che sono lì a manifestare pacificamente e disarmati. Una legge a tutela della stragrande maggioranza delle Forze dell’ordine che sono persone perbene, oneste, che svolgono il lavoro nel rispetto delle regole e dei diritti. È un tema delicato su cui non dovremo concedere sconti a nessuno”.

“Per me – ha aggiunto la parlamentare – è un onore ed è estremamente significativo iniziare questa mia nuova avventura come senatrice proprio da qui, con le associazioni con cui abbiamo portato avanti tante battaglie, e tante ne porteremo ancora avanti. È un modo di ringraziare voi e le tante persone che mi hanno votata, che farò in modo di non deludere. So che sarà un compito estremamente complicato. Mai come oggi c’è bisogno che si torni a parlare dei diritti e che si pretenda che i diritti vengano rispettati. È il momento di partire da qui”.

Cucchi è la prima firmataria del provvedimento. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche Peppe De Cristofaro, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra e presidente del gruppo Misto del Senato e l’avvocato Fabio Anselmo.

Con i codici identificativi, ha spiegato la senatrice, “chi si comporta in maniera corretta non rischia nulla, diverso il discorso per chi, invece, commette qualcosa di sbagliato. Le bodycam ben vengano, già sono previste ma purtroppo vengono utilizzate in maniera totalmente arbitraria, non essendo tenute accese durante l’intera durata dell’intervento. Per noi diventa fondamentale che siano introdotte entrambe le cose, codici identificativi e bodycam”.

Il disegno di legge è composto da 5 articoli ed è il secondo a introdurre l’obbligo per ogni operatore del codice identificativo alfanumerico, sia sul caso che sulla divisa e il corpetto protettivo.