La Cassazione ha confermato la condanna a 8 mesi di reclusione, per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, a Vincenzo Lo Giudice, già due volte sindaco di Canicattì (Ag), tre volte assessore regionale in giunte di centrodestra e centrosinistra e parlamentare dell’assemblea regionale siciliana.
La sentenza di condanna conferma il pronunciamento dei giudici di primo e secondo grado. Lo Giudice, 78 anni, era stato segnalato dal comandante della Guardia di finanza di Canicattì dopo aver tentato di seguire nell’estate 2013, poche settimane dopo la sua scarcerazione, il consiglio comunale straordinario, aperto al pubblico, per festeggiare il secolo di vita dell’allora ex arciprete Vincenzo Restivo.
La sua presenza, in un’aula affollata di cittadini tra cui anche pregiudicati e condannati nell’inchiesta “Alta mafia”, non passò inosservata alle forze dell’ordine che inviarono un’informativa all’autorità giudiziaria. Lo Giudice era stato condannato a oltre 10 anni di carcere proprio nel processo “Alta mafia” perché accusato di “aver strumentalizzato a proprio vantaggio le famiglie mafiose della zona” con cui era sceso a patti.
Commenta con Facebook