Ieri sera, mercoledì 1 aprile, il premier Giuseppe Conte ha annunciato il DPCM che proroga i blocchi fino al 13 aprile e il testo è stato firmato sempre ieri, sottoscritto dal ministro della Salute Roberto Speranza, i cui effetti saranno in vigore da sabato prossimo.
In pratica, il Decreto stabilisce l’estensione delle misure già note fino al giorno di Pasquetta. Pertanto, si potrà uscire di casa soltanto per motivi di salute, necessità e di lavoro (ricordando sempre l’importanza dell’autocertificazione). Inoltre, prorogata anche la chiusura delle attività produttive e non strategiche, mentre continueranno ad operare i supermercati, le farmacie, i negozi di generi di prima necessità e i servizi essenziali.
Tuttavia, il nuovo DPCM prevede una novità: lo stop allo sport professionistico, anche in forma di allenamento. Scopo del provedimento è «evitare che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento» con la precisazione che gli atleti potranno continuare ad allenarsi in maniera individuale. Il riferimento è chiaro: le società di calcio che da giorni stavano litigando su quando cominciare ad allenarsi per la ripresa della stagione, di cui, però, non si sa né quando né soprattutto se avverrà.
Conte, comunque, ha annunciato che ci saranno tre fasi. La prima è quella che stiamo vivendo, con le misure restrittive. La secoda sarà quella dell’allentamento graduale dei blocchi e nella terza ci sarà l’uscita dall’emergenza, la ricostruzione e il rilancio.
A proposito poi dell’ormai famosa circolare del Viminale che prevede le passeggiate con i bambini e le ‘corsette’, anche se per poco tempo e nei dintorni delle abitazioni, il viceministro dell’Interno e dal Capo politico del M5S, Vito Crimi, ad Agorà, su Rai 3, ha affermato «non cambia niente, è stata sempre consentita l’attivita’ motoria intorno a casa per necessità. È stato aggiunto che questa attività comprende l’attività necessaria per i bambini. Se io intorno a casa, oltre a fare la mia attività motoria necessaria per il mio stato di salute, porto il mio bambino, è una cosa che viene consentita, tutto qui. Le circolari del ministero servono a dare le istruzioni agli agenti accertatori, perché agiscano nello stesso modo in tutta Italia».
A tal proposito, però, Conte ha detto durante la conferenza stampa: «Non abbiamo autorizzato l’ora del passeggio con i bambini, in fase di interpretazione abbiamo detto che se ci sono dei bambini e minori, quando un genitore va a fare la spesa, si può consentire l’accompagno. Questa non deve essere l’occasione di andare a spasso».
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